Bruxelles – Rame, litio e non solo. E’ a margine del vertice Ue-Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (Celac) in corso a Bruxelles, che il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, e il ministro degli Affari esteri del Cile, Alberto van Klaveren Stork, hanno siglato un Memorandum d’intesa Ue-Cile per dar vita a un nuovo partenariato strategico nelle catene delle materie prime sostenibili. Presente, insieme al presidente del Cile, Gabriel Boric, anche la leader della Commissione europea, Ursula von der Leyen: appena un mese fa, nel contesto del suo tour dell’America Latina in preparazione al Vertice con la Celac, von der Leyen aveva concordato con Boric di lavorare a un partenariato strategico sulle materie prime sostenibili e sull’intera catena del valore, lanciando anche il primo Fondo per l’idrogeno rinnovabile, che sarà dotato di un budget iniziale di 225 milioni di euro, per sostenere lo sviluppo di questa industria strategica in Cile.
Rame, litio e non solo. Il protocollo tanto atteso da parte europea siglato oggi definisce le aree di cooperazione comune nella catena di valore delle materie prime critiche necessarie per l’energia pulita e la produzione di tecnologie pulite, dalle turbine eoliche alle batterie elettrico. Ultimo, a livello temporale, di una serie di partenariati strategici che l’Unione europea sta siglando per non perdere la corsa all’approvvigionamento di materie prime critiche a discapito di Cina, da cui l’Ue dipende per oltre il 90 per cento delle forniture. Nel 2021 la Commissione ha istituito partenariati strategici sulle materie prime con Canada e Ucraina, e nel 2022 con Kazakistan e Namibia per poi arrivare a siglarne uno con Argentina a giugno. A marzo scorso la Commissione Ue ha presentato le sue idee per un Piano industriale per il Green, proponendo tra le altre cose anche una Legge per le materie prime critiche e l’idea di lanciare un ‘Club’ ristretto di partner affidabili.
Il Club, secondo il vicepresidente della Commissione europea con delega al commercio, Valdis Dombrovskis, si fonderà su quattro pilastri: approfondire le conoscenze e cooperare per prevenire le crisi; promuovere la produzione sostenibile e le capacità di trasformazione locali; garantire un commercio affidabile e investimenti in materie prime e che l’aumento della fornitura di materie prime non vada a scapito delle comunità e dell’ambiente. Il Memorandum Ue-Cile mira a sviluppare “un’industria competitiva e sostenibile per la lavorazione delle materie prime e il valore aggiunto locale nel settore minerario”, focalizzandosi su cinque aree di cooperazione: integrazione delle catene di valore delle materie prime sostenibili, “anche attraverso lo sviluppo congiunto di progetti, nuovi modelli di business, promozione e facilitazione dei collegamenti commerciali e degli investimenti”; ricerca e innovazione anche sulla minimizzazione dell’impronta ambientale e climatica; criteri ambientali, sociali e di governance; sviluppo di infrastrutture; rafforzamento di capacità, istruzione e formazione professionale “in conformità con gli standard internazionali del lavoro”.
Signed!
The EU-Chile partnership for sustainable raw materials value chains.
it will contribute to 🇪🇺 security of supply and create good jobs in 🇨🇱
We will share knowledge, promote skills, respect the highest environmental standards.
That’s the EU’s way of doing business. pic.twitter.com/09v4dlsr0z
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) July 18, 2023
“Il Global Gateway sarà uno dei principali motori del nostro partenariato in evoluzione. Siamo affini, condividiamo gli stessi valori e siamo partner d’elezione per diventare attori globali chiave nel settore dell’energia pulita e della transizione digitale”, ha commentato von der Leyen, accogliendo la firma del Memorandum. Dopo la firma del Memorandum d’intesa, Ue e Cile svilupperanno una tabella di marcia operativa sulle azioni di cooperazione che saranno sostenute dall’agenda di investimenti Global Gateway Ue per l’America Latina e i Caraibi.