Bruxelles – Questa mattina (19 luglio) la Grecia ha attivato il Meccanismo di protezione civile dell’Ue per far fronte agli enormi incendi che da tre giorni stanno devastando l’Attica, la regione intorno alla capitale Atene, ma anche Corinto e l’isola di Rodi. Quattro aerei Canadair da Francia e Italia e tre squadre antincendio provenienti da Polonia, Romania e Slovacchia – composte da 220 vigili del fuoco e 65 veicoli – sono già sul posto.
“La risposta rapida dell’Ue è essenziale in questa situazione e ringrazio questi cinque Paesi per la loro solidarietà alla Grecia”, ha dichiarato il commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič. Per non farsi cogliere impreparata, Bruxelles aveva già dispiegato squadre di vigili del fuoco da tutta Europa in aree ad alto rischio, per addestrare e supportare i soccorritori locali in caso di grandi incendi. Il 5 luglio la Commissione europea aveva annunciato il pre-posizionamento strategico in Grecia di squadre da Francia, Germania e Romania, Bulgaria e Malta.
Sono già decine gli incendi nella Grecia meridionale, spinti dai venti forti e dall’ondata di calore estremo portata dall’anticiclone africano Caronte. La situazione non migliorerà nel breve termine: si prevede che le temperature nella regione raggiungeranno i 44 gradi entro la fine della settimana. “Stiamo vivendo un’ondata di caldo in tutta l’Europa meridionale che sta già provocando conseguenze devastanti in Grecia, con migliaia di ettari bruciati in un breve periodo di tempo – ha sottolineato Lenarčič. Dall’esecutivo Ue è pronta “ulteriore assistenza se necessario”.
Al momento non si registrano feriti o decessi per i roghi. Attraverso la mappatura satellitare Copernicus dell’Ue, le autorità greche sono in grado di fornire una valutazione dei danni in diverse aree della regione dell’Attica. Secondo quanto riportato dall’agenzia Nova, il ministro dell’Interno ellenico, Makis Voridis, ha parlato finora di “otto case completamente distrutte dalle fiamme e altre 22 gravemente danneggiate”.