Bruxelles – Microsoft potrebbe aver violato le norme europee sulla concorrenza. È quanto cercherà di stabilire la Commissione europea, che oggi (27 luglio) ha deciso di aprire un’indagine formale nei confronti della creatura di Bill Gates per il sospetto di abuso di posizione dominante. Dito puntato contro la pratica del gigante tecnologico statunitense di forzare i propri clienti a installare automaticamente la piattaforma di comunicazione Teams.
La Commissione “è preoccupata che Microsoft possa concedere a Teams un vantaggio competitivo”, negando ai suoi clienti la possibilità di scegliere “se includere o meno l’accesso a tale prodotto quando si abbonano” a Office 365 e Microsoft 365. In sostanza, il colosso dell’informatica potrebbe “abusare e difendere la propria posizione di mercato nel software per la produttività limitando la concorrenza nello Spazio economico europeo (See) per i prodotti di comunicazione e collaborazione”. Una pratica che, oltre a compromettere un’adeguata possibilità di scelta per i clienti, impedisce ai fornitori di altri servizi di videoconferenza di competere.
La vicenda non è nuova: il 14 luglio 2020, durante il primo periodo della pandemia di coronavirus, la concorrente Slack Technologies Inc aveva presentato una denuncia contro Microsoft, sostenendo che quest’ultima legasse illegalmente Teams ai suoi prodotti dominanti. Proprio l’epidemia e i conseguenti lockdown infatti hanno impresso una forte accelerazione verso il passaggio al lavoro da remoto e verso l’adozione da parte delle aziende di software basati su cloud per la comunicazione. Software che generalmente vengono distribuiti su abbonamento.
“Strumenti di comunicazione e collaborazione da remoto come Teams sono diventati indispensabili per molte aziende in Europa, dobbiamo quindi garantire che i mercati di questi prodotti rimangano competitivi e che le aziende siano libere di scegliere i prodotti che meglio soddisfano le loro esigenze”, ha dichiarato Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione Ue responsabile delle politiche sulla concorrenza. Sarà compito dei servizi antitrust dell’esecutivo comunitario verificare se ci siano i presupposti per una violazione dell’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Ue, che proibisce l’abuso di posizione dominante all’interno dell’Unione.