Bruxelles – A un anno e mezzo dall’invasione della Russia in Ucraina, sono all’incirca 4 milioni i cittadini ucraini in Ue che beneficiano del meccanismo di protezione temporanea istituito da Bruxelles già nel marzo 2022. A sostegno dell’integrazione dei rifugiati, la Commissione europea ha registrato oggi (16 agosto) un’iniziativa per intensificare le proprie azioni: l’iniziativa dei cittadini europei (Ice) mira a proporre “una nuova legislazione per preservare la cultura, la lingua, le tradizioni e il patrimonio ucraini, nonché a istituire una struttura paneuropea di centri di integrazione”.
Se almeno un milione di cittadini europei provenienti da almeno 7 Paesi membri aderiranno alla raccolta firme per la “Preservazione e sviluppo della cultura, dell’istruzione, della lingua e delle tradizioni ucraine negli Stati dell’Ue”, la Commissione europea dovrà decidere se agire o meno in risposta alla richiesta e sarà tenuta a spiegare le proprie ragioni. Gli organizzatori dell’iniziativa hanno sei mesi di tempo per aprire la raccolta firme e un anno per raggiungere un milione di adesioni.
Dall’inizio del conflitto, la Commissione europea ha versato oltre 3,5 miliardi di euro di pagamenti anticipati agli Stati membri che ospitano le persone in fuga dalla guerra, attraverso lo strumento di assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (React-Eu). Un’iniezione di liquidità che ha accelerato l’ accesso ai fondi da spendere per infrastrutture, alloggi, attrezzature e servizi per l’occupazione, l’istruzione, l’inclusione sociale, l’assistenza sanitaria e l’assistenza all’infanzia.