Bruxelles – A partire da oggi Eunews ospiterà sul suo sito il progetto BarBalcani. Un’iniziativa lanciata da Federico Baccini, giornalista della redazione di Eunews, che conta oggi una newsletter sulle storie dai Balcani Occidentali – politica, cultura, società, sport e molto altro – con interviste, analisi e approfondimenti tematici, e un podcast mensile sulle guerre degli anni Novanta nell’ex-Jugoslavia.
‘La newsletter dai confini sfumati’, arrivata alla quarta stagione, si concentra su una regione particolarmente importante per l’Unione Europea. I Balcani Occidentali si trovano al centro della politica di allargamento dell’Ue, con quattro Paesi che hanno avviato i negoziati di adesione (Albania, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia), uno candidato (Bosnia ed Erzegovina) e uno che ha fatto richiesta di adesione lo scorso anno (Kosovo). Non solo. Dal 2011 Bruxelles è impegnata in un intenso e complesso sforzo di mediazione tra Serbia e Kosovo per la normalizzazione dei rapporti, tra alti e bassi diplomatici e di attuazione degli impegni. Con l’inizio della guerra russa in Ucraina per l’Unione è diventato inoltre sempre più vitale tenere lontani i partner balcanici dalla disinformazione russa e mitigare le conseguenze energetiche del conflitto. La dimostrazione di tutta questa attenzione verso la regione è dimostrata dagli annuali vertici Ue-Balcani Occidentali tra i leader dei Ventisette e dei sei Paesi partner, che Eunews e BarBalcani hanno coperto sul campo dal 2021.
Come nel logo di BarBalcani le parentesi si aprono, si chiudono e si intrecciano – metafore di confini sfumati – “questa newsletter vuole porre l’accento sul fatto che i confini non solo tendono a definire identità, ma allo stesso tempo favoriscono lo scambio di esperienze e mostrano come i limiti fisici possono essere superati dai rapporti umani“, spiega l’autore del progetto. Oltre alla newsletter e al podcast riservato agli abbonati (ma con un’anteprima gratuita su tutte le piattaforme streaming), BarBalcani è impegnata anche nella divulgazione di quanto accade in quello che è diventato il ‘buco nero d’Europa’ attraverso eventi in presenza a Bruxelles.