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Home » Economia » Pmi, l’Ue: “Basta ritardo pagamenti, tutti paghino entro 30 giorni”

Pmi, l’Ue: “Basta ritardo pagamenti, tutti paghino entro 30 giorni”

La Commissione vuole sostituire la direttiva con un regolamento, prevedendo un obbligo vincolante per imprese e pubblica amministrazione. Gentiloni: "Anche l'Italia si attrezzi"

Emanuele Bonini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/emanuelebonini" target="_blank">emanuelebonini</a> di Emanuele Bonini emanuelebonini
12 Settembre 2023
in Economia
La Commissione Ue dichiara guerra ai ritardi di pagamento alle Pmi e vuole obblighi di 30 giorni per tutti [foto: imagoeconomica]

La Commissione Ue dichiara guerra ai ritardi di pagamento alle Pmi e vuole obblighi di 30 giorni per tutti [foto: imagoeconomica]

Bruxelles – Le piccole e medie imprese vanno pagate entro e non oltre 30 giorni. La Commissione europea vara la riforma del mercato unico, dicendo ‘basta’ ai ritardi dei pagamenti con una proposta di regolamento che intende imporre, in modo obbligatorio e vincolante a tutti di onorare le proprie fatture. Si intende razionalizzare un sistema lasciato troppo alla discrezione dei creditori. L’esecutivo comunitario perciò introduce “un unico termine massimo” di pagamento di 30 giorni “per tutte le transazioni commerciali,” comprese quelle tra imprese e le transazioni tra pubbliche autorità e imprese. Un termine che sarà lo stesso in tutta l’Ue.

La misura si rende necessaria per diversi motivi. Circa un quarto di tutti i fallimenti d’impresa dipendono da conti non pagati in tempo e che mettono le Pmi in una situazione di crisi di liquidità. Senza contare le stime che vorrebbero, ogni anno, 8,74 miliardi di euro spesi dalla imprese per servizi di recupero crediti. Colpa di una legislazione fin qui troppo nazionale. La decisione di procedere con il regolamento, in sostituzione della direttiva, vuol dire entrata in vigore immediata delle nuove regole e meno discrezionalità agli Stati.

Saranno previste delle eccezioni, per casi specifici e particolari. Ma verranno concessi “solo trenta giorni supplementari”, spiega il commissario per il Mercato interno e l’industria, Thierry Breton. Il massimo tollerato per pagare le piccole e medie imprese è fissato dunque a sessante giorni, in casi limite. Con un occhio di riguardo più per le imprese che per le pubbliche amministrazioni. Perché in alcuni casi gli enti pubblici si prendono anche più di 200 giorni per onorare la commessa.

Da qui l‘invito all’Italia ad adoperarsi fin da subito. Il Paese ha già dato dimostrazione di ‘prendersela comoda’ anche oltre il dovuto, costata una procedura d’infrazione. Il commissario per l’EconomiaPaolo Gentiloni, incalzato sul suo Paese di provenienza, si limita a suggerire a chi di dovere, soprattutto al governo di Roma, di “attrezzarsi per attuare le regole in tempo e in modo credibile”. Anche perché, ricorda, è nell’interesse del Paese farlo. “Per l’Italia le Pmi è una parte importante dell’economia”.

Previste comunque, per tutta la catena produttive, pratiche volte a scoraggiare ritardi. Intanto viene stabilito il pagamento degli interessi è obbligatorio e maturerà fino al pagamento del debito. A ciò si aggiunge un indennizzo forfettario per tutti i pagamenti in ritardo.

Tags: commerciodirettiva Ue ritardo pagamentiimpresePaolo GentilonipmiUe

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