Bruxelles – Il quadro normativo dell’Ue in materia di finanza sostenibile ha inavvertitamente imposto notevoli oneri burocratici alle piccole e medie imprese europee (Pmi) senza fornire vantaggi finanziari degni di nota. Questo è il risultato principale di uno studio completo di Eurochambres e SMEunited, condotto per la piattaforma della Commissione Europea sulla finanza sostenibile e basato sul feedback di 2.141 aziende in 25 Stati membri.
Mentre negli ultimi due anni quasi il 60 per cento delle aziende intervistate ha effettuato investimenti nella sostenibilità, le Pmi si trovano in difficoltà nell’accesso alle opzioni di finanziamento sostenibile. Secondo l’indagine, solo il 35 per cento di questi investimenti è stato finanziato da fonti esterne, il che “non è sufficiente a sostenere gli ingenti investimenti necessari per la trasformazione”. Questo è in netto contrasto con le grandi aziende, che riescono a ottenere più facilmente finanziamenti sostenibili dai mercati dei capitali.
Commentando i risultati, Vladimír Dlouhý, Presidente di Eurochambres, afferma che: “i risultati dimostrano che, sebbene le Pmi siano desiderose di aumentare i loro sforzi di sostenibilità, devono affrontare sfide sproporzionate per farlo. Il quadro della finanza sostenibile deve affrontare questo divario tra le motivazioni e i mezzi delle Pmi quando si tratta di transizione verde“.
Un problema di fondo è il trasferimento indiretto degli obblighi di rendicontazione dalle grandi aziende e dalle banche alle Pmi, spiega la ricerca. Tali obblighi, destinati alle grandi aziende, spesso finiscono sulle scrivanie delle Pmi, sia come clienti delle banche che come fornitori all’interno di catene del valore più grandi. “Senza l’infrastruttura e la capacità di gestire questi obblighi di divulgazione, le Pmi sono svantaggiate”, ha aggiunto Dlouhý. Questa situazione, secondo quanto afferma lo studio, è aggravata dal fatto che è molto complicato ottenere sovvenzioni o sussidi pubblici per progetti sostenibili, in quanto spesso sono legati a complesse procedure di richiesta.
L’indagine sottolinea l’urgente necessità di un riorientamento. L’attuale tassonomia dell’Ue, orientata esclusivamente ai mercati dei capitali, presenta delle lacune intrinseche. Eurochambres ritiene indispensabile stabilire criteri chiari e diretti per le Pmi per i prestiti bancari sostenibili al di fuori della tassonomia UE.