Bruxelles – Si deteriora il sentimento economico nell’Ue e nell’eurozona. A settembre l’indicatore risulta “leggermente sceso” sia per l’Unione a 27 (-0,4 punti, a 92,8) sia nell’Unione a 20 (-0,3 punti a 93,3). Lo rileva la Commissione europea, negli ultimi dati diffusi al pubblico. Non è una buona notizia, visto che l’indicatore di sentimento economico (ESI) ha come obiettivo quello di è monitorare le opinioni sulla crescita. C’è dunque una percezione negativa sulle prospettive europee.
Questo deterioramento per le aspettative economiche è avvalorato dalle stime preliminari della Direzione generale Affari economici della Commissione Ue (Dg Ecfin) sull’indicatore della fiducia dei consumatori. A settembre risulta diminuita per il secondo mese consecutivo sia nell’Ue (in calo di 1,6 punti percentuali) sia nell’area dell’euro (in calo di 1,8 punti percentuali). Con un punteggio di -18,7 (Ue) e -17,8 (zona euro) punti percentuali, la fiducia dei consumatori è scesa ulteriormente al di sotto della sua media a lungo termine.
In controtendenza, invece, l’indicatore delle aspettative di occupazione (EEI). Questo registra una ripresa (+0,6 punti, a 102,4 nell’UE e +0,5 punti a 102,7 nell’area euro), mantenendo la sua posizione ben al di sopra della media a lungo termine.