di Leonardo Musio, Lorenza Suriano, Leonardo Passeri
Dal 2020 la Commissione europea è tra gli enti che sostengono e promuovono il Progetto Ambasciatori della Fondazione Antonio Megalizzi. L’iniziativa, che è già alla sua terza edizione, permette ogni anno a 30 studenti universitari di approfondire la propria conoscenza dell’Ue per comunicarne struttura e funzionamenti alle nuove generazioni.
La Fondazione, sorta nel 2019 come organizzazione no profit, si prefigge di diffondere una cultura comunitaria, inclusiva e di convivenza civile in memoria del suo dedicatario Antonio Megalizzi. Attiva nei campi dell’istruzione, della formazione professionale e delle attività culturali di interesse sociale, essa promuove iniziative “tese a perpetuare il sogno europeo di Antonio”.
DIVENTARE AMBASCIATORI
Come nel 2022, la città di Trento si è messa a disposizione per ospitare la Summer School del Progetto Ambasciatori, dove i vincitori del bando 2023 – aperto dal 14 aprile al 21 maggio – hanno partecipato ad un corso di 6 giorni (18-23 luglio), con l’opportunità di interagire con esperti e addetti ai lavori.
Per Flavia, laureata con master in Studi Diplomatici, “il livello degli ospiti era davvero altissimo; è ammirevole pensare all’impegno di tutti coloro che lavorano per la Fondazione”.
Una volta formati, gli ambasciatori ricevono l’incarico di andare nelle scuole di ogni ordine e grado per avvicinare l’Ue ai giovanissimi, chiarendone l’architettura e i principi. Pietro, già recatosi in visita per la prima volta in un istituto comprensivo del trentino, afferma sorpreso che “non solo è stato stimolante entrare nelle classi, dove i ragazzi ti riempiono di domande, ma anche molto emozionante”.
I GIOVANI, VERO MOTORE DELL’EUROPA DEL DOMANI
Ma la loro azione non si limita alle scuole. Anche eventi che vedano protagonisti i giovani europei – come il “S. Stefano – Ventotene European Youth Hub”, che ha avuto luogo il 30 settembre e 1° ottobre 2023 nelle due isole laziali – si aprono alla partecipazione degli ambasciatori.
Qui, fra ragazze e ragazzi provenienti da realtà come radio universitarie e associazioni euro-federaliste, si è tenuto un importante dibattito sui grandi temi di questo secolo, per i quali l’Ue è chiamata ad un impegno condiviso: pace, diritti, migrazioni, ambiente e transizione digitale.
Immersi nell’atmosfera unica di un’isola che fu patria spirituale dell’Europa, gli ambasciatori della Fondazione hanno contribuito alla riflessione sul presente e sul futuro dell’Unione nel luogo in cui, oltre ottant’anni fa, vide la luce il Manifesto di Ventotene, redatto tra gli altri da un pilastro come Altiero Spinelli.
“Tenersi pronti al nuovo che sopraggiunge” è infatti il monito delle battute finali del Manifesto, che esorta proprio “i giovani” a cercarsi e incontrarsi per cominciare a “tessere la trama del futuro”.