- L'Europa come non l'avete mai letta -
martedì, 15 Luglio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Politica » La ‘grana’ Salvini per le mosse di Meloni post-elezioni europee: “Non voterei von der Leyen, disastrosa”

La ‘grana’ Salvini per le mosse di Meloni post-elezioni europee: “Non voterei von der Leyen, disastrosa”

In un punto con la stampa all'Eurocamera, il vicepremier e segretario della Lega ripropone il centro-destra unito a Bruxelles "per una maggioranza senza i socialisti". Ma non risparmia bordate al Ppe e all'attuale presidente della Commissione Ue (con cui ha stretto i rapporti la premier italiana) per le "politiche folli pseudo-green"

Federico Baccini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@federicobaccini" target="_blank">@federicobaccini</a> di Federico Baccini @federicobaccini
31 Gennaio 2024
in Politica
meloni salvini

(credits: Tiziana Fabi / Afp)

Bruxelles – Il centro-destra unito potrebbe non essere così unito. “Personalmente non voterei von der Leyen“, ha messo in chiaro oggi (31 gennaio) il segretario federale della Lega e vicepremier italiano, Matteo Salvini, in un punto con la stampa al Parlamento Europeo, aprendo potenziali grosse crepe con i partner di maggioranza di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Un ‘no’ a un nuovo esecutivo comunitario guidato dall’attuale presidente Ursula von der Leyen che creerà non pochi problemi alla coalizione di governo della premier Giorgia Meloni, da mesi impegnata in una strategia di avvicinamento alla popolare tedesca, che nelle prossime settimane potrebbe diventare la Spitzenkandidat del Partito Popolare Europeo (Ppe) in vista della prossima legislatura.

repowereu Meloni von der Leyen Ue Italia
Da sinistra: la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e la prima ministra italiana, Giorgia Meloni

Sono durissime le critiche all’indirizzo di von der Leyen da parte di Salvini, che sfrutta le proteste dei trattori per lanciare un messaggio politico: “Gli agricoltori che sono in piazza in tutta Europa hanno problemi con l’attuale Commissione Europea, la Commissione von der Leyen da questo punto di vista è disastrosa“, in particolare “sul fronte del lavoro e dei diritti” e per le “politiche folli pseudo-green”. Un affondo che potrebbe diventare un grattacapo per Meloni, non tanto per un ingresso in maggioranza al Parlamento Ue per i Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) – la stessa presidente del partito europeo ha escluso alleanze con i socialisti a Bruxelles – ma piuttosto per gli scenari che possono aprirsi in Consiglio. Al momento della scelta del prossimo o della prossima presidente della Commissione Ue saranno decisivi gli equilibri tra i 27 governi Ue ed è su questo fronte che Meloni sta cercando di ritagliarsi un ruolo di peso. Avere contro il principale alleato di maggioranza a livello nazionale potrebbe diventare un elemento di instabilità per la strategia della premier.

L’offensiva politica di Salvini non riguarda però solo il gabinetto von der Leyen, ma anche i partner del “centro-destra unito in Italia e in Europa”. Perché alla domanda se non potrebbero nascere dei problemi tra le fila del Ppe riguardo alla presenza dentro il gruppo Identità e Democrazia (di cui la Lega fa parte) dell’estrema destra tedesca di Alternative für Deutschland, il vicepremier italiano risponde secco che “piuttosto siamo noi ad avere problemi con chi ha mal gestito questa Europa con i socialisti per troppi anni e disastrato il sistema produttivo“, anche se “io potrei superare questi evidenti problemi, siccome noi guardiamo oltre”. Ovvero alla “storica occasione” in cui “per la prima volta ci potrebbe essere una maggioranza senza i socialisti” all’Eurocamera.

Da sinistra: il segretario della Lega, Matteo Salvini, e l’ex-presidente di Rassemblement National, Marine Le Pen

Salvini guarda con fiducia alla crescita nei sondaggi del gruppo Id, che potrebbe conoscere un’impennata elettorale grazie all’exploit dei tedeschi di AfD – dati oggi tra il 21 e il 22 per cento – e la crescita dei francesi di Rassemblement National – attorno al 28 per cento – nonostante il crollo verticale della Lega (dal 28 al 9). “Siamo oggi il terzo gruppo al Parlamento Europeo [solo secondo le proiezioni, ndr], possiamo crescere con nuove delegazioni con cui siamo in contatto”, ha affermato il vicepremier, auspicando lo scenario per cui il gruppo di estrema destra sarà “determinante”. Nessuna parola invece sulle minacce dell’ex-presidente del partito di estrema destra francese Rassemblement National, Marine Le Pen, di dover rivedere l’alleanza con AfD all’interno dello stesso gruppo Id per il piano di ‘remigrazione’ discusso dall’alleato tedesco.

Le alleanze della destra europea tra Salvini e Meloni

Un accordo tra le destre in Europa – già sponsorizzato dal presidente del Ppe, Manfred Weber – si scontra con il complicato quadro delle affiliazioni dei partiti nazionali, un elemento di instabilità nei tre partiti europei che spaziano dalla destra moderata a quella estrema. L’attenzionato speciale è il Partito Popolare Europeo (di cui fanno parte 84 partiti tra cui Forza Italia, l’Unione Cristiano-Democratica di Germania, i Repubblicani francesi, il Partito Popolare spagnolo e Piattaforma Civica polacca) che potrebbe cercare di stringere i rapporti con la famiglia dei conservatori europei, anche se al suo interno ne fanno parte frange estremiste.

Manfred Weber Giorgia Meloni
Il presidente del Partito Popolare Europeo (Ppe), Manfred Weber, e la prima ministra italiana e presidente del Partito dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), Giorgia Meloni

Non va dimenticato che le 13 formazioni politiche appartenenti al Partito dei Conservatori e Riformisti sono guidate dalla stessa leader di Fratelli d’Italia, partito che a livello nazionale si posiziona nell’estrema destra (di derivazione post-fascista). Al suo interno si trovano anche altri partiti di ultra-conservatori, come gli spagnoli di Vox, i Democratici Svedesi, gli slovacchi di Libertà e Solidarietà e soprattutto i polacchi di Diritto e Giustizia (PiS). Proprio sulla Polonia potrebbe saltare il banco per un’alleanza di destra, perché a capo di Piattaforma Civica c’è l’ex-presidente del Ppe ed ex-presidente del Consiglio Europeo tra il 2014 e il 2019, Donald Tusk, uno dei più forti antagonisti di un’alleanza a Bruxelles con la famiglia politica che rappresenta partiti come il PiS. A questo si aggiunge il fatto che nelle ultime settimane sono aumentate le voci di un possibile ingresso del partito ungherese Fidesz di Viktor Orbán, sponsorizzato anche dall’ex-premier polacco, Mateusz Morawiecki. “È una decisione di tutto il gruppo una volta che viene fatta domanda di adesione, ma al momento non è arrivata”, fanno sapere dal gruppo Ecr.

Possibili Alleanze Elezioni UeConsiderato il fatto che al momento non è realizzabile una maggioranza in Europa composta solo da popolari e conservatori, l’opzione proposta da Salvini è quella di replicare la coalizione di governo italiana: a Roma c’è una maggioranza di destra Forza Italia-Fratelli d’Italia-Lega, a Bruxelles si dovrebbe puntare su un campo larghissimo Ppe-Ecr-Id. Le parole della scorsa estate del ministro degli Esteri italiano e vicepresidente del Ppe, Antonio Tajani, e quelle ancora più esplicite della presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola – “quando andremo alle elezioni a giugno, ai cittadini dobbiamo proporre una scelta pro-europeista” – dimostrano che tra la maggioranza dei popolari è considerato quasi impossibile questo tipo di scenario, perché il Partito di Identità e Democrazia è pieno di forze anti-europeiste. In questo senso la Lega, che in Italia non è considerata la forza più a destra dello scacchiere politico parlamentare (titolo che appartiene al partito di Meloni), a Bruxelles siede con i partiti più ultra-nazionalisti di tutta la scena europea. Fonti di peso all’interno di Identità e Democrazia confermano però che c’è un “dialogo costante” tra Weber e Marco Zanni (presidente di Id) e che la possibile convergenza con Meloni potrebbe essere intesa come un tentativo di garantirsi “una figura forte in Consiglio”.

Tags: agricoltoriconservatori e riformisti europeieuropee24giorgia meloniIdentità e democraziaMatteo SalviniPartito popolare europeotrattoriursula von der leyen

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

MANIFESTAZIONE PROTESTA PRESIDIO DEI TRATTORI AGRICOLTORI
Agricoltura

L’Ue verso la proroga dello stop ai dazi all’export da Kiev, mentre le proteste dei trattori puntano Bruxelles

30 Gennaio 2024
Marine Le Pen
Politica

Le critiche di Le Pen ai piani degli alleati tedeschi di AfD scuotono le fondamenta del gruppo europeo Id

26 Gennaio 2024
Roberta Metsola Caserta
Politica

La “scelta europeista” di Metsola che esclude una maggioranza di destra a Bruxelles e indispettisce Salvini

4 Dicembre 2023
Tajani Weber Destre Europa
Politica

La difficile alleanza delle destre in Europa si scontra con il complicato quadro delle affiliazioni dei partiti nazionali

3 Luglio 2023
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in Aula per il discorso sullo Stato dell'Unione [Strasburgo, 15 settembre 2021]
Editoriali

La prossima legislatura europea: facciamo attenzione ai governi, non solo al Parlamento

7 Giugno 2023
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione