- L'Europa come non l'avete mai letta -
martedì, 15 Luglio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Politica Estera » Le famiglie degli ostaggi israeliani a Bruxelles. L’ambasciatore presso l’Ue: “Non ci fermeremo finché non saranno rilasciati”

Le famiglie degli ostaggi israeliani a Bruxelles. L’ambasciatore presso l’Ue: “Non ci fermeremo finché non saranno rilasciati”

Una delegazione dei familiari dei 134 ostaggi ancora nelle mani di Hamas chiede all'Ue di non abbandonare ora i propri cari e critica il governo Netanyahu: "Stiamo manifestando notte e giorno". L'ambasciatore Regev: "Questa guerra può finire in un'ora, se Hamas libera gli ostaggi"

Simone De La Feld</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@SimoneDeLaFeld1" target="_blank">@SimoneDeLaFeld1</a> di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
20 Febbraio 2024
in Politica Estera
israele ostaggi

La delegazione dei familiari degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, a Bruxelles il 20/02/24

Bruxelles – Due numeri che quasi si equivalgono: 134 ostaggi, detenuti da 137 giorni nella rete di tunnel di Hamas nella Striscia di Gaza. “Il tempo sta per scadere”, urla in coro dalla capitale europea la delegazione dei familiari dei cittadini israeliani rapiti negli attacchi del 7 ottobre. Cinque famiglie, con la vita sospesa da oltre quattro mesi, hanno lanciato un appello all’Unione europea per fare tutto il possibile perché i loro cari tornino a casa.

In una conferenza stampa organizzata dalla Europe Israel Press Association, i familiari di Omri Miran, Arbel e Dolev Yehud, Rom Breslavsky e Oz Daniel hanno preso la parola uno alla volta, per raccontare l’incubo che hanno vissuto e stanno ancora vivendo. Prima di loro, l’appello dell’Ambasciatore israeliano presso l’Unione europea e la Nato, Haim Regev: “Abbiamo avuto un grande supporto da parte dell’Ue, l’abbiamo visto fin dal primo giorno. Ma ora abbiamo bisogno di più sostegno, di più pressione per far tornare gli ostaggi“.

L’ambasciatore israeliano presso l’Ue, Haim Regev

Una richiesta che arriva nel momento in cui la comunità internazionale è sempre più critica nei confronti dell’efferata offensiva israeliana a Gaza. Dopo quasi trentamila vittime palestinesi in quattro mesi e mezzo, riportare l’attenzione sui 134 israeliani detenuti nella Striscia non è impresa facile. Anche perché il governo Netanyahu, dopo il fallimento delle trattative mediate dall’Egitto a causa delle “richieste deliranti di Hamas”, insiste sull’idea che solo la pressione militare porterà alla liberazione degli ostaggi.

L’Ue proprio ieri ha chiesto a Israele di non intraprendere alcuna operazione militare a Rafah, dove sono ammassati oltre un milione e mezzo di sfollati palestinesi, ma Regev ha risposto che “non ci fermeremo finché gli ostaggi non saranno rilasciati”. E ha aggiunto: “La nostra guerra non è contro i palestinesi, ma contro Hamas. Questa guerra può finire in un’ora, devono solo rilasciare tutti gli ostaggi“.

L’ultima richiesta di Hamas è stata ritenuta inaccettabile: la contemporanea liberazione di 1500 detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, tra cui personaggi condannati a più ergastoli per aver partecipato ad attentati terroristici in Israele. Ma aver abbandonato le trattative non è andato giù ai familiari degli ostaggi, che in patria hanno definito la decisione di Netanyahu come “una condanna a morte” per i propri cari. E anche oggi la delegazione ha lanciato un appello al proprio governo che “non sta facendo abbastanza” per riportare a casa i propri connazionali, ricordando che nelle principali città israeliane “stiamo manifestando giorno e notte”.

Anche ieri sera centinaia di persone hanno marciato fino all’ufficio di Netanyahu a Gerusalemme per chiedere un accordo immediato per il rilascio degli ostaggi. “Ma noi siamo in Europea perché metà degli ostaggi sono anche europei“, ha denunciato la moglie di Omri Miran, cittadino israelo-ungherese che viveva con la famiglia in un kibbutz a poche centinaia di metri da Gaza e che la mattina del 7 ottobre è stato trascinato nella Striscia. Mentre la compagna, con cittadinanza portoghese, e le due figlie, sono state incredibilmente risparmiate dai terroristi.

Tags: hamasIsraeleostaggi

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

coloni israeliani
Politica Estera

L’Ue è ferma sulle sanzioni ai coloni israeliani estremisti perché serve l’unanimità. Ma dopo la Francia altri Paesi sono pronti

19 Febbraio 2024
People inspect the damage in the rubble of a mosque following Israeli bombardment, in Rafah, on the southern Gaza Strip on February 12, 2024, amid ongoing battles between Israel and the Palestinian militant group Hamas. (Photo by MOHAMMED ABED / AFP)
Politica Estera

Borrell avverte Netanyahu: “No ad azioni militari a Rafah”

16 Febbraio 2024
israele
Politica Estera

Spagna e Irlanda chiedono una verifica degli impegni sui diritti umani previsti dall’accordo di associazione Ue-Israele

14 Febbraio 2024
Borrell gaza israele unrwa
Politica Estera

Su Israele Borrell continua a predicare nel deserto. Agli Usa: “Se credete che i morti siano troppi, smettete di vendere armi”

12 Febbraio 2024
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione