Bruxelles – L’offensiva russa nel nord-est dell’Ucraina si è intensificata significativamente. A tal punto che l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) è “estremamente preoccupato” per il peggioramento della situazione nella regione di Kharkiv. Da cui, avverte l’Agenzia dell’Onu, potrebbero essere costretti a partire moltissimi cittadini in cerca di protezione.
Nelle ultime settimane, le forze armate di Mosca hanno rinvigorito l’offensiva di terra, accompagnandola a incessanti attacchi aerei che prendono di mira indiscriminatamente obiettivi non militari. Il 19 maggio, l’aviazione russa ha bombardato un’area ricreativa nel villaggio di Cherkaska Lozova, nella regione di Kharkiv, uccidendo sei persone e ferendone almeno 27. Inoltre, gli attacchi alle infrastrutture energetiche che hanno colpito la popolazione in tutta l’Ucraina sono particolarmente critici a Kharkiv, dove la fornitura di energia è già “ben al di sotto della capacità standard”, con ripercussioni sulle famiglie, sulla capacità produttiva e sull’economia.
Secondo i dati dell’Unhcr, solo nell’ultima settimanale autorità ucraina – con l’aiuto di volontari e organizzazioni umanitarie – hanno evacuato più di 10.300 persone dai loro villaggi nelle zone di confine della regione di Kharkiv. Di cui la maggior parte “sono già altamente vulnerabili”, soprattutto “anziani e persone con scarsa mobilità o disabilità che non sono state in grado di fuggire prima”.
La città di Kharkiv, il secondo maggiore centro abitato dell’Ucraina, ospita già circa 200 mila sfollati interni. Ma per accogliere i nuovi profughi, l’Unhcr e i partner nazionali, Proliska e Right to Protection, hanno immediatamente allestito un centro di transito. Ma l’Agenzia dell’Onu teme che le condizioni a Kharkiv “possano diventare ancora più difficili se l’offensiva di terra e gli incessanti attacchi aerei continueranno”. E che ciò, nonostante la “stragrande maggioranza” degli sfollati ha espresso il chiaro desiderio di rimanere nella città, “potrebbe costringere molti a lasciare Kharkiv per la sicurezza e la sopravvivenza, cercando protezione altrove”.
Allo stesso tempo, denuncia ancora l’Unhcr, migliaia di persone continuano a fuggire dalle comunità in prima linea nelle regioni di Donetsk, Sumy, Zaporizhzhia e Kherson verso le regioni centrali e occidentali. I rifugiati ucraini possono ancora accedere allo status di protezione temporanea nell’Unione europea, rinnovato da Bruxelles fino al marzo 2025. Secondo l’Ufficio statistico dell’Unione europea, al 31 marzo 2024 i Paesi Ue ospitavano circa 4,2 milioni di persone fuggite dall’Ucraina a seguito dell’invasione russa. Un dato che è rimasto stabile nell’ultimo anno di conflitto. Ma che potrebbe tornare a crescere, se Mosca riuscirà a spostare verso ovest la linea del fronte.