Bruxelles – Maximilian Krah, il principale candidato di Alternative für Deutschland (AfD) per le elezioni europee, si è dimesso dalla leadership del partito di estrema destra tedesco. Fatali – dopo il recente coinvolgimento del suo assistente in un caso di spionaggio a favore della Cina – le dichiarazioni rilasciate in un’intervista a La Repubblica, in cui Krah ha dichiarato che le SS naziste “non erano tutti criminali”.
Una tempesta perfetta, quella che da mesi si abbatte su Krah. Il cui nome rientra anche tra gli eurodeputati intervistati dalla testata filorussa The Voice of Europe, recentemente bandita dalla Commissione europea in tutti i 27 Paesi membri. Scaricato immediatamente da Marine Le Pen, leader del Rassemblement National (RN) francese – con cui AfD siede all’Eurocamera, nel gruppo euroscettico di Identità e Democrazia – Krah ha deciso di fare un passo indietro per mettere una pezza all’infelice uscita e salvaguardare le proiezioni elettorali, che prevedono un’exploit per l’estrema destra tedesca.
La sua rinuncia alla leadership di AfD non significa automaticamente che Krah non correrà per un seggio al Parlamento europeo nelle elezioni del prossimo 6-9 giugno. Rinuncia annunciata non senza polemiche: “I miei commenti sono stati usati in modo improprio come pretesto per danneggiare il nostro partito“, ha dichiarato l’eurodeputato tedesco.
“L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento è un dibattito su di me. L’Afd deve mantenere la sua unità. Per questo motivo mi asterrò da ulteriori apparizioni in campagna elettorale con effetto immediato e mi dimetterò da membro del Comitato esecutivo federale”, ha scritto Krah in un post su X. Ma il danno potrebbe essere già irreparabile: Le Pen, che per anni ha cercato di normalizzare l’estrema destra francese e assicurale un posto nell’arco istituzionale transalpino, ha annunciato che il suo RN non siederà più nello stesso gruppo parlamentare europeo del partito tedesco dopo le elezioni di giugno. “Era urgente stabilire un cordone sanitario”, ha dichiarato intervenendo alla radio francese: “L’AfD passa di provocazione in provocazione. Ora non è più il momento di prendere le distanze: è il momento di dare un taglio netto a questo movimento”.
Anche Anders Vistisen, candidato di punta del Partito di estrema destra danese e Spitzenkandidat per la presidenza della Commissione europea per il gruppo Identità e Democrazia, non ha lasciato margini per ricucire la frattura: “Maximilian Krah dell’Afd ha dimostrato con le sue dichiarazioni e azioni di non appartenere al gruppo Id”, ha affermato con un post su X. Nel gruppo ID, che nell’attuale legislatura conta 59 eurodeputati a Bruxelles, il partito più numeroso è la Lega di Matteo Salvini, con 22 eletti, seguito proprio dal Rassemblement National con 18 deputati europei e da AfD con 9 membri eletti. Il Carroccio, di cui fa parte anche il presidente di ID, Marco Zanni, non ha potuto far altro che sottolineare la “piena sintonia” tra Matteo Salvini e Marine Le Pen.