Bruxelles – Una nuova sede per poter rappresentare meglio l’Italia in Belgio. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha partecipato oggi (27 maggio) alla cerimonia per l’aperura del consolato generale di Bruxelles. Con la nuova sede diplomatica l’Italia vuole rimarcare l’importanza dei rapporti con il Belgio e con la sua capitale che ospita i quartier generali dall’Unione europea e della Nato, nonché la vicinanza ai tanti italiani nel Paese.
Sono oltre 300.000 gli italiani che risiedono in Belgio, anche per questo motivo, ha dichiarato Tajani era importante aprire un consolato generale nella capitale, che possa essere un punto di riferimento più solido per tutte queste persone. La nuova struttura diplomatica (che sarà guidata da Francesco Varriale) si affiancherà a quelle già esistenti: l’ambasciata a Bruxelles e il consolato generale di Charleroi. Il ministro degli Esteri ha ricordato anche come l’organico diplomatico in Belgio sia storicamente inferiore alle necessità e, nonostante siano già arrivate nuove forze (tre diplomatici), altri funzionari dovranno arrivare.
L’edificio che ospita gli uffici del Consolato si trova in Rue de Livourne 38, stesso luogo dell’istituto italiano di cultura. Il palazzo era stato acquistato dal regno d’Italia nel 1932, per diffondere l’immagine dell’Italia all’estero in vista dell’Expo di Bruxelles del 1935.
L’inaugurazione odierna del consolato generale è stata anche l’occasione per celebrare i 250 anni dalla nascita della Guardia di finanza e i 10 della sezione di Bruxelles dell’associazione nazionale finanzieri d’Italia. Per l’occorrenza un quintetto d’ottoni (composto da due trombe, un corno, un trombone e un basso tuba) della banda delle Fiamme gialle ha suonato diversi pezzi davanti a un pubblico numeroso.
Il lavoro di rafforzamento delle diplomazia italiana si svolge anche all’interno della Commissione Europea: per la prima volta una funzionaria del MAECI entrerà nel Segretariato Generale, mentre un altro diplomatico italiano integrerà la Task Force per la Ricostruzione dell’Ucraina, istituita presso il Segretariato.
Particolare attenzione è stata poi rivolta al Servizio Europeo per l’Azione Esterna dell’Unione (SEAE), soprattutto con riferimento a quei paesi considerati fondamentali per la nostra politica estera. In questo quadro, Nicola Orlando ha preso recentemente servizio come Capo Delegazione Ue a Tripoli, mentre Giuseppe Perrone inizierà a ricoprire a breve lo stesso ruolo a Tunisi.
Tajani vuole agire anche sulla partecipazione italiana negli altri organismi europei. Per questo il Ministero degli Esteri ha creato un gruppo di lavoro ad hoc volto a promuovere l’ingresso di Esperti Nazionali Distaccati (END) italiani nelle Istituzioni e Agenzie Ue. Si tratta di figure professionali scelte in sinergia con le amministrazioni interessate, che andranno a coprire posizioni considerate prioritarie per gli interessi nazionali del nostro Paese, tra cui spicca il neocostituito Ufficio per l’Intelligenza Artificiale della Commissione Europea. D’altronde proprio in questo ambito, l’Italiano Luca Taglieretti è stato da poco nominato Direttore Esecutivo del Centro Europeo di competenza sulla cyber-sicurezza.