Bruxelles – Tutta la Germania parla del dj italiano Gigi D’Agostino e della sua immortale L’amour toujours, ma non certo per questioni artistiche. Perché proprio la canzone dance pubblicata per la prima volta nel 1999 – e che dopo due decenni è ancora una hit nelle discoteche e negli stadi di mezza Europa – è stata trasformata in un inno di estrema destra in Germania con l’utilizzo di uno slogan razzista, e da mesi viene cantata da giovani tedeschi attratti dalla retorica e dai messaggi politici di una destra sempre più radicale nel Paese.
A riportare all’attenzione di tutta l’opinione pubblica tedesca la questione dell’uso di una canzone estremamente orecchiabile e accattivante – che non a caso viene utilizzata anche come base per cori da stadio in Italia così come in Germania e in altri Paesi europei – è stato il video pubblicato sui social media in cui un gruppo di ragazzi canta L’amour toujours fuori da un bar a Sylt (isola tedesca nel mare del Nord), utilizzando le parole Deutschland den Deutschen, Ausländer raus (“la Germania ai tedeschi, fuori gli stranieri”), uno slogan razzista e facilmente riconducibile all’ambito neonazista. Uno dei ragazzi tiene due dita sotto il naso (gesto che allude ad Adolf Hitler) e alza il braccio destro – al ritmo della musica – in un modo che potrebbe ricordare il saluto nazista.
Twitter hat das alte Video gelöscht. Hier nochmal. pic.twitter.com/m0uFwq2eSt
— Nora Zabel (@norazabel) May 23, 2024
Alla fine della scorsa settimana il caso è diventato nazionale e lo stesso cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha commentato il video definendolo “disgustoso”. Raggiunto da Die Spiegel, il dj italiano ha voluto ricordare che “la mia canzone parla di una sensazione meravigliosa, grande e intensa che unisce le persone, è l’amore”, ma non ha preso ulteriormente distanze dall’uso estremista e razzista della sua canzone più celebre ormai dilagante in Germania. Al punto che diversi festival, discoteche e bar in tutto il Paese – compreso l’Oktoberfest, la fiera più grande al mondo ospitata a Monaco di Baviera – hanno iniziato a vietarne la riproduzione per il rischio di dover essere poi coinvolti in episodi del genere. Ma la questione che da mesi sta interrogando l’opinione pubblica nazionale è quella che risiede alla base della trasformazione di una canzone dance senza alcun tipo di connotazione politica in un inno di estrema destra. Ovvero lo slittamento dell’elettorato giovane in Germania sempre più a destra.
A dimostrarlo è uno studio recentemente condotto nel Paese membro Ue, in corrispondenza dell’ondata di manifestazioni contro il partito di destra radicale Alternative für Deutschland (AfD). Jugend in Deutschland 2024 è stato condotto da tre ricercatori su un campione di duemila giovani tedeschi tra i 14 e i 29 anni – intervistati tra gennaio e febbraio – che ha mostrato un trend di progressiva chiusura verso le politiche di accoglienza delle persone migranti e di adesione agli ideali promossi da partiti come AfD. Gli stessi ricercatori si sono detti “sorpresi” dei risultati dello studio, secondo cui il 22 per cento degli intervistati voterebbe per Alternative für Deutschland (più del doppio rispetto a solo due anni fa), a causa della stagnazione economica, dell’inflazione, degli affitti elevati e delle guerre in Ucraina e in Medio Oriente che hanno eroso il senso di sicurezza. Nonostante i giovani elettori non sembrano cogliere l’anti-europeismo dell’estrema destra (solo il 13 per cento è d’accordo sul fatto che “la Germania starebbe meglio senza l’Ue”), è crollata dal 57 al 26 per cento la quota di favorevoli all’accoglienza di persone migranti.
Con le elezioni europee di giugno alle porte (in Germania si vota il 9), la settimana scorsa su pressione dei francesi di Rassemblement National l’Ufficio di presidenza del gruppo di Identità e Democrazia al Parlamento Europeo (lo stesso a cui aderisce la Lega) ha espulso i tedeschi di AfD a causa delle dichiarazioni del suo candidato di punta, Maximilian Krah, sulla mancata condanna del passato delle forze speciali naziste SS. “Non dirò mai che chi aveva un’uniforme delle SS era automaticamente un criminale“, erano state le parole di Krah, che avevano scatenato l’immediata reazione della destra francese: “Non ci alleeremo più con l’AfD nella prossima legislatura”, ha tagliato i ponti il responsabile dei rapporti internazionali a Strasburgo per Rassemblement National, Thibaut François.