- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 17 Ottobre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Digital » OpenAI ha smascherato alcuni gruppi russi e israeliani che utilizzano l’intelligenza artificiale per fare disinformazione

OpenAI ha smascherato alcuni gruppi russi e israeliani che utilizzano l’intelligenza artificiale per fare disinformazione

Il laboratorio di ricerca che ha sviluppato ChatGPT ha pubblicato il primo rapporto sull'utilizzo dei strumenti di intelligenza artificiale per operazioni segrete di influenza, rivelando di aver interrotto negli ultimi mesi campagne di disinformazione provenienti da Russia, Cina, Israele e Iran

Simone De La Feld</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@SimoneDeLaFeld1" target="_blank">@SimoneDeLaFeld1</a> di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
31 Maggio 2024
in Digital
openai disinformazione

(Photo by PAU BARRENA / AFP)

Bruxelles – Un rapporto di 39 pagine in cui la società leader dello sviluppo di intelligenza artificiale analizza in dettaglio l’utilizzo dei propri software per manipolare l’informazione online. Il resoconto di OpenAI rivela che negli ultimi tre mesi il laboratorio di ricerca americano  – che ha dato vita a ChatGPT – ha riconosciuto e interrotto campagne di disinformazione provenienti da Russia, Cina, Israele e Iran.

Cinque operazioni di influenza occulta, in cui i modelli di intelligenza artificiale generativa del colosso americano sono stati utilizzati per generare brevi commenti e articoli più lunghi in diverse lingue, creare nomi e biografie per gli account dei social media e utilizzarli come cassa di risonanza, condurre ricerche open-source, tradurre e correggere testi. Strategie analoghe per diffondere fake news su un’ampia gamma di argomenti: l’invasione russa dell’Ucraina, il conflitto a Gaza, le elezioni in corso in India, la politica in Europa e negli Stati Uniti e le critiche al governo cinese da parte di dissidenti cinesi e governi stranieri.

Due delle cinque campagne smascherate da OpenAI provenivano dalla Russia. La prima – soprannominata Bad Grammar – operava principalmente su Telegram e aveva come obiettivo l’Ucraina, la Moldavia, gli Stati baltici e gli Stati Uniti. Bad Grammar ha utilizzato i modelli di OpenAI per eseguire il debug del codice per l’esecuzione di un bot di Telegram e per creare brevi commenti politici in russo e inglese, diffusi poi su diversi canali Telegram. Nella seconda, Doppelganger, l’intelligenza artificiale ha permesso di tradurre e modificare articoli in inglese e francese che sono stati pubblicati su siti web collegati a questa operazione, generare titoli e convertire articoli di notizie in post su Facebook, generare commenti in inglese, francese, tedesco, italiano e polacco al fine di crere un’interazione fittizia con le notizie.

Lo stesso schema è stato seguito da una rete cinese nota come Spamouflage e da un’organizzazione iraniana, l’International Union of Virtual Media. Le indagini di OpenAI hanno portato a galla anche l’attività illecita di una società commerciale israeliana, chiamata STOIC, che utilizzava i modelli di intelligenza artificiale per generare articoli e commenti che sono stati poi pubblicati su diverse piattaforme, in particolare Instagram, Facebook, X e siti web associati a questa operazione.

Il rapporto sottolinea come – in tutti questi casi – l’intelligenza artificiale venga incorporata nelle campagne di disinformazione per migliorare alcuni aspetti della generazione di contenuti, come la creazione di post in lingua straniera più convincenti, ma non è l’unico strumento di propaganda. “Tutte queste operazioni hanno utilizzato l’intelligenza artificiale in una certa misura, ma nessuna l’ha utilizzata esclusivamente”, afferma OpenAI. Il materiale generato dall’intelligenza artificiale andava a braccetto con “formati più tradizionali, come testi scritti manualmente o meme copiati da Internet”.

A una settimana dalle elezioni europee, l’indagine condotta da OpenAI è un altro campanello d’allarme per un’Unione europea profondamente preoccupata dalla propaganda di attori terzi sul processo elettorale. L’Osservatorio Ue sui Media Digitali (Edmo) ha rilevato, da gennaio in poi, un trend in continua crescita per quanto riguarda la disinformazione legata alle politiche dell’Ue o alle sue istituzioni. Nel mese di aprile, secondo l’Edmo, è stata pari all’11 per cento del totale della disinformazione rilevata, “il valore più alto per la disinformazione legata all’UE da quando è iniziato il nostro monitoraggio dedicato nel maggio 2023”.

OpenAI mette in chiaro che finora queste operazioni di disinformazione massiccia “non sembrano aver beneficiato di un aumento significativo del coinvolgimento o della portata del pubblico grazie ai nostri servizi”. Ma è evidente che l’intelligenza artificiale generativa è uno strumento capace di aumentare notevolmente la qualità della disinformazione online.

Tags: disinformazioneintelligenza artificialeOpenAI

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

Notizie In Breve

Voice of Europe, Ue sanziona due oligarchi russi legati al media filo-Putin

27 Maggio 2024
Protezione minori online Dsa Meta
Digital

Il Dsa colpisce ancora Meta. Al vaglio violazioni della protezione dei minori su Facebook e Instagram

16 Maggio 2024
disinformazione
Politica

Il boom di disinformazione minaccia le elezioni europee. L’Ue sanziona altri quattro media russi

15 Maggio 2024
Mercati Digitali Social Media influencer
Cronaca

Il Consiglio dell’Unione europea: “Formare gli influencer per proteggerli, e proteggere i cittadini, dalle fake news”

14 Maggio 2024
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione