Bruxelles – Ilaria Salis è libera. La professoressa e attivista italiana, fresca dell’elezione al Parlamento europeo nelle lista di Alleanza Verdi e Sinistra, ha lasciato in mattinata il suo domicilio a Budapest, dove si trovava agli arresti domiciliari dallo scorso 15 maggio. “Una vittoria significativa per la giustizia e di una sconfitta per i leader repressivi di estrema destra come l’ungherese Viktor Orbán”, esulta il suo nuovo gruppo politico a Bruxelles, la Sinistra europea.
L’eurodeputata, rimasta in carcere in Ungheria per oltre 15 mesi con l’accusa di aggressione nei confronti di alcuni militanti di estrema destra, può fare ora ritorno in Italia, dove l’aspetta a braccia aperte Nicola Fratoianni, il leader di Sinistra Italiana che ha voluto candidare Salis nelle liste del suo partito per le elezioni europee con l’obiettivo di liberarla. “Ti aspettiamo Ilaria. Grazie a tutti e a tutte coloro che in questi mesi si sono indignati e non si sono rassegnati alla terribile condizione in cui era tenuta Ilaria Salis nelle carceri di Orban. Ora potrà difendere insieme a noi i diritti civili e sociali dei più deboli”, ha dichiarato Fratoianni in un post su X.
La richiesta di scarcerazione di Salis, che in quanto eletta a Bruxelles gode ora dell’immunità parlamentare, era stata depositata dai suoi legali immediatamente dopo la conferma delle 176 mila preferenze conquistate alle urne e della sua investitura come deputata europea. Con lei, nelle fila della Sinistra europea, è già sicuro di entrare l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano. Dei sei seggi conquistati dalla coppia Bonelli-Fratoianni, tre saranno verdi. Mentre rimane ancora incerto il sesto.
Per quanto prevista, la liberazione di Salis è una sorpresa per le tempistiche con cui è arrivata. Perché la trentanovenne milanese era in attesa della proclamazione e dei documenti che certificassero il suo status di eurodeputata, e perché ieri il governo ungherese aveva lasciato intendere di voler ostacolare il più possibile la scarcerazione. In ogni caso, il capo di gabinetto dell’esecutivo di Orban, Gergely Gulyás, ha annunciato che l’intenzione del governo magiaro è quella di chiedere la revoca dell’immunità per Salis. “L’autorità ungherese competente dovrebbe chiedere al Parlamento europeo la revoca dell’immunità” per l’insegnante italiana, ha spiegato in conferenza stampa.
Il governo spingerà dunque la magistratura ungherese a rivolgersi all’Eurocamera, che a quel punto avrà in mano il destino della sua neo-eletta. Se la maggioranza del Parlamento europeo dovesse votare per la revoca, “il procedimento penale potrà continuare durante il mandato dell’eurodeputata. In caso contrario potrà proseguire al termine del mandato”, ha concluso Gulyás.
Great news: Ilaria Salis MEP is free!
This is a significant victory for justice and a defeat for repressive far-right leaders like Hungary’s Viktor Orbán. pic.twitter.com/WdwcY8f4vD
— The Left in the European Parliament (@Left_EU) June 14, 2024