Bruxelles – Salviette disinfettanti, creme disinfettanti, antisettici in genere, prodotti anti insetti, non possono contenere la dicitura in etichetta “delicato sulla pelle”, perché può “fuorviare l’utilizzatore, minimizzando rischi o anche negandone l’esistenza”.
Sono i prodotti “biocidi“, in sostanza i disinfettanti non agricoli, che sono caduti sotto la scure della Corte di giustizia dell’Unione europea, in una sentenza emessa al termine di una causa (C-296/23) promossa da una ditta tedesca contro un concorrente.
Secondo il diritto dell’Unione, sentenziano i giudici europei, i biocidi “non possono essere pubblicizzati in modo tale che le indicazioni siano fuorvianti per l’utilizzatore quanto ai rischi che tali prodotti comportano per la salute, per l’ambiente o quanto alla loro efficacia. È vietato promuovere un biocida con le formule ‘biocida a basso rischio’, ‘non tossico’, ‘innocuo’, ‘naturale’, ‘rispettoso dell’ambiente’, ‘rispettoso degli animali’ o indicazioni analoghe”. In effetti, basta seguire un qualsiasi corso di primo soccorso, ed una delle prime cose che vengono insegnate è di non usare mai disinfettanti nel primo intervento su un ferito, perché l’operatore non può sapere di eventuali intolleranze o allergie, che esistono anche nei confronti dei più comuni disinfettanti.
Per i giudici di Lussemburgo, spiega una nota della Corte, “un’indicazione generale quanto una specifica che minimizzino i rischi che tali prodotti comportano possono fuorviare il consumatore quanto all’esistenza di tali rischi”. E questo comprende “qualsiasi indicazione contenuta nella pubblicità dei biocidi che faccia riferimento a detti prodotti in modo tale da fuorviare l’utilizzatore, minimizzando tali rischi o anche negandone l’esistenza”.
Per quanto riguarda l’abusata dicitura ‘delicato sulla pelle’ la Corte rileva che un’affermazione del genere “ha una connotazione positiva che evita l’evocazione di qualsiasi rischio, cosicché essa è idonea non solo a relativizzare gli effetti secondari nocivi del prodotto, ma anche a lasciar intendere che quest’ultimo possa essere addirittura benefico per la pelle”.
Per la giustizia europea, dunque “una dicitura siffatta risulta fuorviante, così da giustificare il divieto del suo uso nella pubblicità del biocida”.