Bruxelles – Il gruppo dei Socialisti e democratici all’Eurocamera sceglie “la continuità e l’unità”. Sceglie all’unanimità di confermare la sua leader, la socialista spagnola Iratxe García Pérez. In barba alla consuetudine del gruppo, che vuole che il presidente sia espressione della delegazione nazionale più numerosa. Quella italiana del Partito Democratico, che non ha però proposto alcun candidato.
I dem eletti a Bruxelles sono 21, uno in più degli eurodeputati del Psoe spagnolo. La trattativa è stata gestita direttamente dalla segretaria Elly Schlein, che venerdì 21 giugno è volata nella capitale europea per incontrare personalmente García Pérez. Un incontro da cui è trapelato pochissimo, con la delegazione del Pd che – anche nei giorni successivi – è rimasta nei ranghi e non ha scucito una parola sull’esito delle negoziazioni tre le due leader.
Una sconfitta, almeno apparentemente. Ma oggi, a margine della riunione costitutiva del gruppo in cui la presidente è stata confermata all’unanimità, il capodelegazione dem, Brando Benifei, ha dichiarato che Schlein ha strappato un accordo “chiaro, trasparente e pubblico”, per cui a metà mandato – a inizio 2027 – al Pd spetterà “uno dei top jobs del Parlamento“. La presidenza dell’Eurocamera, che tra due anni e mezzo dovrebbe passare dai popolari ai socialisti, o la leadership del gruppo, in un’ipotetica staffetta alla guida dei socialisti al giro di boa della legislatura.
Un accordo in ogni caso non confermato dalla capogruppo. In un punto stampa all’Eurocamera, García Pérez ha “ringraziato i colleghi per il supporto unanime” e ha enfatizzato la “continuità e l’unità nel progetto socialdemocratico”. Sulla trattativa con la delegazione del Nazareno, la socialista spagnola si è limitata ad assicurare che “gli italiani avranno una rappresentanza molto buona in diverse aree del nostro gruppo e nel Parlamento europeo“. Ma ha riportato subito il discorso su un altro piano: “Con loro e con tutte le altre delegazioni, quando abbiamo negoziato abbiamo sempre pensato all’unità del gruppo”, ha dichiarato.
Domani è il turno dell’elezione dei nove vicepresidenti che affiancheranno García Pérez. Tra i dodici candidati, c’è anche la dem Camilla Laureti. La presidente ha invece dichiarato che “per ora” non è in corso nessuna trattativa per l’ingresso di nuovi membri nel gruppo, che ad oggi conta 136 eurodeputati. Che fanno dei socialdemocratici una forza “cruciale per costruire un’alleanza pro europea all’Eurocamera”. La neopresidente ha messo in chiaro un’ennesima volta: “L’unica linea rossa per noi è l’estrema destra”. Sulla possibilità che i popolari cerchino voti nelle fila dei Conservatori e Riformisti europei per rieleggere Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea, ha avvertito: “Non esiste estrema destra buona o cattiva, c’è solo quella che vuole distruggere l’Unione europea”.