Bruxelles – Ita-Lufthansa, ‘sì’ alla fusione. La Commissione europea scioglie la riserve con un giorno di anticipo rispetto al previsto e annuncia il via libera all’acquisizione della compagnia italiana da parte dei tedeschi. Un via libera tuttavia condizionato alla realizzazione delle misure compensative proposte dal vettore di Colonia. Nello specifico vanno vendute tratte da a per il nord America, in particolare sugli Stati Uniti, e ridotta la presenza a Milano Malpensa. In tal senso Lufthansa e l’azionista di Ita, vale a dire il ministero dell’Economia, si impegnano a garantire l’accesso di una delle compagnie alla rete nazionale di Ita per offrire collegamenti indiretti tra alcuni aeroporti dell’Europa centrale e alcune città italiane diverse da Roma e Milano.
Il via libera di oggi (3 luglio) riguarda il 41 per cento del pacchetto azionario della compagnia di bandiera italiana. La proposta di fusione prevede una cessione iniziale di una parte delle quote, e la possibilità per Lufthansa di acquisire dal Tesoro la parte restante in un secondo momento. “Rimarrà inizialmente una partecipazione dello Stato”, spiega il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nella conferenza stampa convocata per l’occasione. Ita “rimarrà italiana nel cuore, se non nella proprietà, perché comunque è interesse anche di Lufthansa sviluppare il mercato italiano e dello svago del turismo, ma anche dell’economia italiana”. Il titolare del Tesoro esulta: “Ita nasce per mettere fine agli aiuti di Stato. Ora non avrà più bisogno di auti di Stato”.
Soddisfatta la commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager. “Bisognava evitare che i passeggeri finissero per pagare di più o ritrovarsi con servizi di trasporto aereo minori e di qualità inferiore su determinate rotte in entrata e in uscita dall’Italia”, ricorda la vicepresidente esecutiva, convinta del fatto che “il pacchetto di rimedi proposto da Lufthansa e dal ministero dell’Economia risponde pienamente alle nostre preoccupazioni in materia di concorrenza garantendo che rimanga un livello sufficiente di pressione concorrenziale su tutte le rotte pertinenti”.
Se per operatori e antitrust a dodici stelle la storia si conclude, e a lieto fine, per i concorrenti no. L’ad di Wizzair, József Varàdi, ritiene che i rimedi proposti per permettere la fusione non siano sufficienti e annuncia l’intenzione di opporsi alla decisione della Commissione appellandosi alla Corte di giustizia dell’Ue. Il caso dunque potrebbe non risolversi qui, e il dossier Ita-Lufthansa rischia di essere riaperto.