Bruxelles – È da cinque anni che il Movimento 5 Stelle è alla ricerca di una nuova casa politica al Parlamento Ue e il traguardo non è mai stato così a portata di mano. Perché la delegazione di 8 eurodeputati pentastellati ha fatto richiesta di aderire al gruppo della Sinistra al Parlamento Europeo e, come fanno sapere i co-presidenti del gruppo, alla riunione costitutiva di questa mattina (3 luglio) “nessuna delegazione ha finora presentato obiezioni”. Né i due dei sei eurodeputati eletti tra le fila di Alleanza Verdi-Sinistra (Ilaria Salis e Domenico Lucano) né le altre maggiori rappresentanze del gruppo attualmente composto di 39 membri, come i francesi (9), greci, tedeschi e spagnoli (tutti con 4).
“Abbiamo ricevuto la richiesta del Movimento 5 Stelle per unirsi al gruppo, la valuteremo con attenzione con loro alla riunione del gabinetto domani mattina e da lì decideremo, entro domani“, ha spiegato la co-presidente francese del gruppo della Sinistra, Manon Aubry, parlando alla stampa al temine della riunione costitutiva. Lo slittamento di 24 ore per la decisione è dovuto alle perplessità di alcune delegazioni nazionali (come quelle portoghesi, fanno sapere fonti del gruppo) a proposito del passato del Movimento 5 Stelle: dai cinque anni di alleanza con il Partito per l’Indipendenza del Regno Unito (poi Brexit Party, ora Reform Uk) di Nigel Farage al Parlamento Europeo tra il 2014 e il 2018, al governo con la Lega di Matteo Salvini tra il 2018 e il 2019. “Stiamo discutendo apertamente, abbiamo domande per loro, anche sulla strategia in Italia e se si sentono parte della famiglia di sinistra“, ha riferito l’eurodeputata francese.
Tra oggi e domani “guarderemo alle loro posizioni europee”, ma già si parte da una base di “collaborazione nella scorsa legislatura” e da alcuni punti di convergenza sulle votazioni, “per esempio hanno votato contro il Patto migrazione e asilo, e sono contro la politica di austerità”. Da parte della Sinistra “la porta è aperta, ma le condizioni politiche sono chiare e spetta a loro decidere se rispettarle” e, in ogni caso, la parola finale arriverà “in stretta collaborazione con Sinistra Italiana, perché attualmente i nostri membri italiani sono loro e abbiamo grande rispetto per chi è già parte del gruppo“, ha messo in chiaro Aubry, anticipando che “anche loro sono aperti, soprattutto se si tiene in considerazione il rimodernamento della sinistra in Italia”. Se arriverà domani il via libera dal gruppo, i nuovi membri pentastellati “dovranno firmare singolarmente una dichiarazione etica come parte dell’adesione al gruppo”, proprio come tutti gli altri 39: “Siamo molto ambiziosi sulla difesa dei diritti dei migranti, sulla lotta contro il fascismo, sulla difesa della giustizia climatica, e non faremo compromessi su nessuna di tali questioni”, ha concluso la co-presidente Aubry.
Attualmente il gruppo della Sinistra al Parlamento Ue conta 39 membri ed è il più piccolo tra quelli in fase di costituzione. In caso di ingresso degli 8 eletti tra le fila del Movimento 5 Stelle – Gaetano Pedullà, Carolina Morace, Dario Tamburrano, Pasquale Tridico, Valentina Palmisano, Mario Furore, Danilo Della Valle, Giuseppe Antoci – salirebbe a 47 membri, rimanendo comunque staccato di 7 dal penultimo (Verdi/Ale). La componente italiana diventerebbe la più consistente (con 10 membri) e la delegazione M5S sarebbe la più numerosa dietro solo dietro La France Insoumise (9). “L’indicazione del gruppo della Sinistra al Parlamento Ue è votare contro la conferma di Ursula von der Leyen per un secondo mandato alla Commissione Europea”, ha messo in chiaro il co-presidente Martin Schirdewan, che ha anche chiuso la porta ai 6 eletti del partito tedesco rosso-bruno Alleanza Sahra Wagenknecht – Ragione e Giustizia (Bsw), rimasto ora senza soluzioni per la creazione di un nuovo gruppo di estrema sinistra: “Quello che fanno non ci interessa”.