Bruxelles – La Commissione europea ha messo sul tavolo del Consiglio dell’Ue le proprie proposte di avviare procedure di disavanzo eccessivo basate sul deficit per Italia, Belgio, Francia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. Al prossimo Consiglio Ue Economia, il 16 luglio, i ministri dei 27 sono chiamati ad approvare le raccomandazioni specifiche per ogni Paese sul percorso di aggiustamento e sulle scadenze.
I sette con i conti in disordine si aggiungono alla Romania, per cui la stessa procedura è stata avviata nel 2020. Per quanto riguarda l’Italia, le raccomandazioni proposte dal Comitato economico e finanziario sono le stesse da ormai un decennio: riforma del catasto, lotta all’evasione fiscale, riforma della giustizia, della pubblica amministrazione e delle pensioni, politiche per una vera parità di genere, taglio del cuneo fiscale, miglior accesso al credito per le imprese e sburocratizzazione, più liberalizzazioni.
Oltre che – per tutti – un sanguinoso taglio della spesa pubblica, se non quella ‘autorizzata’ per la doppia transizione e la difesa, nel rispetto del nuovo patto di stabilità come approvato anche dal governo Meloni. La decisione della Commissione era arrivata lo scorso 19 giugno, nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo. Nella relazione presentata dal commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, il verdetto: l’apertura di una procedura per i disavanzi eccessivi basata sul disavanzo è “giustificata” per sette Stati membri selezionati.