Bruxelles – Tutti gli occhi saranno puntati sul voto di conferma della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ma il primo appuntamento della sessione inaugurale della decima legislatura del Parlamento Europeo sarà un’altra elezione. Quella per la presidenza della stessa istituzione Ue, nella nuova conformazione a 720 eurodeputati dopo le elezioni europee del 6-9 giugno. Martedì (16 luglio) alle ore 10 la sessione plenaria a Strasburgo si aprirà con il voto per l’elezione della successione di Roberta Metsola che, a meno di clamorose sorprese dell’ultimo minuto, è destinata a succedere a se stessa alla guida del Parlamento Europeo per almeno altri due anni e mezzo.
All’elezione partecipano tutti gli eurodeputati e le eurodeputate che compongono l’Assemblea, il cui numero attuale è di 720. Per essere eletto alla presidenza, il candidato o la candidata deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi a scrutinio segreto. Attenzione: non la maggioranza assoluta del numero di aventi diritto al voto. Il loro numero coinciderebbe solo nel caso in cui tutti i 720 membri del Parlamento Europeo partecipassero alla votazione ed esprimessero un voto valido (in questo caso la soglia per l’elezione è fissata a 361 voti). Tuttavia, bisogna considerare gli astenuti, le schede bianche e le schede nulle. In termini pratici hanno lo stesso valore e vanno ad abbassare la soglia richiesta per l’elezione. Facendo un esempio pratico, se 30 membri (su 720) si astenessero e ci fossero 20 schede bianche e 10 nulle, rimarrebbero 660 voti validamente espressi e dunque sarebbe eletto a presidente del Parlamento Europeo il candidato o la candidata in grado di raggiungere 331 voti (30 in meno rispetto a quelli necessari se tutti esprimessero un voto valido).
La presidente uscente Metsola, candidata della famiglia del Partito Popolare Europeo (Ppe), è al momento l’unica candidata in corsa e potrebbe puntare a una clamorosa elezione per acclamazione. Come previsto dall’articolo 15 del regolamento interno dell’istituzione Ue, se il numero delle candidature è uguale a quello dei seggi da assegnare (lo stesso vale per vicepresidenti e questori), l’elezione può svolgersi per acclamazione, senza ricorso al voto, a meno che uno o più gruppi parlamentari – che rappresentino almeno un quinto dei deputati (144) – non richiedano lo scrutinio segreto. In quel caso la prima dei vicepresidenti uscenti rieletti, ovvero l’italiana Pina Picierno (Pd), coordinerà le operazioni di voto. Il termine ultimo per la comunicazione della costituzione dei gruppi sarà il 15 luglio, e bisogna attendere quella data per scoprire se per Metsola ci saranno sfidanti: non tanto dai vecchi gruppi (popolari, socialdemocratici, liberali, Verdi, conservatori e Sinistra), quanto piuttosto dai nuovi gruppi di estrema destra di Patrioti per l’Europa (PfE) e di Europa delle Nazioni Sovrane (Esn).
Possono essere votati solo i candidati presentati formalmente dai rispettivi gruppi parlamentari. Se al termine della prima votazione non emergesse nessun eletto, si procederà con il secondo turno e con un eventuale terzo: in linea teorica, al termine di ogni turno di votazione possono essere presentati nuovi candidati. Nel caso in cui dopo tre votazioni non ci fosse ancora una maggioranza, si svolgerà un quarto e ultimo turno: qui sarà un ballottaggio tra i due candidati che hanno raccolto più voti al terzo turno. Vince chi ottiene più preferenze e, in caso di parità, viene eletto il candidato o la candidata anagraficamente più anziano.
Se non ci sarà l’acclamazione di Metsola, il primo turno sarà alle ore 10, e se necessario si svolgeranno i successivi turni: il secondo alle 12:30, il terzo alle 15, il quarto – e in ogni caso ultimo – alle 17. L’elezione dei 14 vicepresidenti del Parlamento Europeo inizierà invece nel pomeriggio di martedì, appena dopo la nomina della più alta carica dell’istituzione Ue. Nel caso dovesse essere eletta la presidenza già in mattinata, le votazioni per i vicepresidenti inizieranno alle ore 12:30 e potranno svolgersi altri due eventuali turni (dalle ore 15). Se per la presidenza servisse un terzo o un quarto scrutinio, le operazioni di voto per la vicepresidenza scaleranno nel tardo pomeriggio, ma si concluderanno in ogni caso entro la fine della serata.