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Home » Politica Estera » Per l’Alto rappresentante Ue, a Kiev va consentito di usare le armi occidentali in territorio russo

Per l’Alto rappresentante Ue, a Kiev va consentito di usare le armi occidentali in territorio russo

Secondo Borrell, eliminare le limitazioni imposte dai partner Nato sull'uso delle attrezzature militari in Russia da parte dell'esercito ucraino permetterebbe di giungere più velocemente ad una tregua nel conflitto. Alcune cancellerie hanno già dato il via libera alle truppe di Zelensky

Francesco Bortoletto</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/bortoletto_f" target="_blank">bortoletto_f</a> di Francesco Bortoletto bortoletto_f
22 Agosto 2024
in Politica Estera
L'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, Josep Borrell (destra) incontra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Kiev il 2 ottobre 2023 (foto Imagoeconomica)

L'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, Josep Borrell (destra) incontra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Kiev il 2 ottobre 2023 (foto Imagoeconomica)

Bruxelles – Non sembra esserci ambiguità nella posizione dell’Unione europea circa l’incursione ucraina nella regione russa di Kursk, che è già entrata sua terza settimana. Mentre le truppe di Kiev continuano ad avanzare nel territorio della Federazione, da Bruxelles arriva pieno supporto all’attacco a sorpresa orchestrato dall’Ucraina. Tanto che l’Alto rappresentante Josep Borrell ha suggerito ai partner della Nato di “eliminare le restrizioni” che ancora impediscono all’esercito del Paese aggredito di utilizzare i sistemi d’arma occidentali per colpire direttamente sul suolo del nemico.

In un post su X, il capo della diplomazia Ue ha definito l’operazione ucraina nell’oblast’ di Kursk “un duro colpo alla narrazione del presidente russo Putin“, secondo cui il conflitto sta andando nella direzione prevista dal Cremlino. Al contrario, secondo Borrell, l’Ucraina esce rafforzata dall’offensiva in corso oltre confine, dalla quale potrebbe ottenere dei vantaggi in sede di eventuali negoziati. 

“Eliminare le restrizioni sull’uso delle capacità (fornite dall’Occidente all’Ucraina, ndr) contro l’esercito russo impegnato nell’aggressione dell’Ucraina, nel rispetto del diritto internazionale, avrebbe diversi importanti effetti” secondo l’Alto rappresentante. “Rafforzare l’autodifesa ucraina“, ad esempio, privando la Russia delle basi da cui lancia attacchi contro città e infrastrutture, ma anche “salvare vite” (dei civili ucraini, s’intende) e “contribuire a far progredire gli sforzi di pace“. 

I commenti di Borrell sembrerebbero diretti soprattutto alle cancellerie occidentali che ancora non hanno permesso a Kiev di utilizzare le armi da loro fornite direttamente sul territorio russo, la cui reticenza sarebbe motivata dal timore di un’escalation nel conflitto. Londra, ad esempio, ha chiarito nelle scorse ore che le attrezzature che ha inviato in Ucraina sono da intendersi come strumenti di difesa e non di attacco. Ad aver accordato agli ucraini l’uso delle proprie armi entro i confini della Federazione, per ora, ci sono invece Germania, Canada, Cechia, Danimarca e Svezia.

Come ribadito a Eunews dal portavoce dell’Alto rappresentante, Peter Stano, il trasferimento di armi e materiale e attrezzature belliche all’Ucraina è una questione di accordi bilaterali tra Kiev e gli Stati fornitori. Per non essere sopraffatta dall’aggressione russa, l’ex repubblica sovietica “ha bisogno di difendersi nel migliore e più efficace modo possibile, e l’Alto rappresentante pensa che questo sarebbe possibile eliminando le restrizioni sull’uso delle armi fornite dall’Occidente per combattere il nemico”, ha dichiarato. 

Niente di nuovo, in effetti, dopo che a inizio mese lo stesso Stano aveva sottolineato che “l’Ucraina ha il diritto di colpire il nemico ovunque sia necessario sul suo territorio, ma anche nel territorio del nemico” in riferimento all’incursione di Kursk, iniziata pochi giorni prima. Fino ad ora, le “linee rosse” indicate da Mosca sono state superate senza che si verificasse un brusco aumento dell’intensità del conflitto (ad esempio tramite il paventato ricorso agli ordigni nucleari tattici), il che ha portato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a parlare di “bluff” da parte del suo omologo russo Vladimir Putin.

Tags: Armi all'Ucrainaguerra ucrainajosep borrellrussiaUcraina

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