Bruxelles – Italia un modello per la gestione dei flussi di richiedenti asilo. Il Partito popolare europeo (Ppe) è convinto che il protocollo Italia-Albania sia “una soluzione innovativa”, e per questo motivo “c’è grande attenzione” ad un’iniziativa che si potrebbe immaginare di replicare. E’ il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a sintetizzare il pensiero della famiglia del centro-destra europeo, a margine dei lavori del tradizionale vertice del Ppe che precede la riunione dei capi di Stato e di governo dell’Ue.
“Vogliamo incrementare l’immigrazione regolare e fermare quella irregolare”, e in tal senso, scandisce ancora Tajani, il protocollo Italia-Albania viene considerato come una giusta via, tanto che “si fa riferimento a questo nel documento di fine seduta” dei leader Ue del Ppe.
La decisione non sorprende, visto che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, anch’essa esponente Ppe, ha apertamente apprezzato l’operato del governo Meloni per la gestione dei flussi migratori, e nello specifico l’accordo trovato tra Roma e Tirana. Un accordo che “viene seguito con grande interesse”, continua il ministro degli Esteri italiano.
Il governo Meloni sembra avere il vento in poppa, dunque, e la presidente del Consiglio ne approfitta per tentare di convincere i partner europei a seguire il ‘modello Italia’ in un ambito che ricade nelle competenze squisitamente nazionale. Prima della riunione dei leader dell’Ue Meloni ha riunito attorno al tavolo gli omologhi di Danimarca, Paesi Bassi, Austria, Cipro, Polonia, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Malta, Slovacchia, insieme con la Commissione europea, per discutere proprio di immigrazione e “soluzioni innovative”, fanno sapere fonti europee.
L’Italia cerca di capitalizzare un momento che vede il governo di Roma al centro del dibattito politico. La situazione è tale da provare a replicare quanto prodotto, comunque non esente da elementi di criticità, viste le preoccupazioni sollevate dalle Nazioni Unite.
Dall’opposizione arrivano le critiche del segretario del Pd, Elly Schlein. Nessuna soluzione innovativa, sostiene. Al contrario, in occasione del pre-vertice dei socialisti europei (Pse), “ho chiarito che questo è un accordo che spreca 800 milioni di euro per violare il diritto fondamentale a chiedere asilo“. Per l’esponente Dem, “non è possibile immaginare di scegliere chi, su una nave, è fragile, chi è minore e chi non è minore”. Schlein chiede quindi conto del primo trasferimento di richiedenti asilo da Lampedusa all’Albania. “Di 16 persone da trasferire quattro sono dovute tornare indietro”. L’accaduto, rincara la dose, “è la dimostrazione che questo accordo viola i diritti fondamentali e si accanisce con chi salva vite in mare”.