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Home » Politica » Via libera dell’Eurocamera al maxi-prestito da 35 miliardi per l’Ucraina finanziato con gli extra profitti degli asset russi

Via libera dell’Eurocamera al maxi-prestito da 35 miliardi per l’Ucraina finanziato con gli extra profitti degli asset russi

L'emiciclo di Strasburgo approva a larghissima maggioranza la proposta della Commissione europea nell'ambito del pacchetto da 50 miliardi promesso a Kiev dal G7. Si astiene la Lega, che denuncia "l'assenza di controllo e condizionalità relativo all’acquisto di armamenti"

Simone De La Feld</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@SimoneDeLaFeld1" target="_blank">@SimoneDeLaFeld1</a> di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
22 Ottobre 2024
in Politica
Zelensky Parlamento Ue ucraina

Bruxelles – Arriva l’endorsement dell’Eurocamera all’impegno preso dall’Ue con i partner del G7: con 518 voti a favore, 56 contrari e 61 astensioni, l’emiciclo di Strasburgo ha approvato l’istituzione di un nuovo strumento di assistenza macrofinanziaria (Amf) per garantire all’Ucraina un prestito fino a 35 miliardi di euro, che Kiev potrà rimborsare utilizzando gli extraprofitti dei beni russi congelati nell’Ue.

Il prestito fa parte del pacchetto del G7, concordato lo scorso giugno in Puglia, per fornire fino a 50 miliardi di dollari – circa 45 miliardi di euro – di sostegno finanziario a Kiev. Di cui Ursula von der Leyen, nel corso della visita nella capitale ucraina a metà settembre, si è assunta personalmente una fetta consistente, promettendo a Volodymyr Zelensky e agli alleati del G7 che l’Ue avrebbe coperto fino a 35 miliardi di euro. Nel testo approvato dall’Eurocamera, si precisa che “l’importo finale del contributo dell’Ue potrebbe essere inferiore, a seconda dell’entità dei prestiti erogati da altri partner del G7″.

Tutti i partiti italiani si sono schierati a favore dei nuovi fondi, a eccezione della Lega che ha scelto di astenersi. Così come il Rassemblement National francese, anch’esso parte della compagine sovranista dei Patrioti per l’Europa di Viktor Orbán. La delegazione Ue del Carroccio ha dichiarato che “il sostegno a Kiev non può trasformarsi in un assegno in bianco, senza alcun controllo e condizionalità relativo all’acquisto di armamenti” e che “se davvero si desidera la pace, i finanziamenti Ue non possono in alcun modo favorire l’escalation della guerra”. Secondo Brando Benifei, eurodeputato del Partito democratico, si tratta invece di “uno strumento giusto, perché il costo del sostegno all’Ucraina deve essere pagato da chi è responsabile“.

Il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders, ha sottolineato la “velocità record” con cui è stato finalizzato il dossier: i Paesi membri hanno già informalmente approvato la proposta e il Consiglio ha annunciato che adotterà formalmente il regolamento mediante procedura scritta dopo il voto di oggi dei deputati.  Il commissario Ue ha motivato l’urgenza del sostegno supplementare citando le stime del Fondo monetario internazionale, secondo cui il deficit di finanziamento di Kiev “potrebbe raggiungere i 41,5 miliardi di dollari nel 2025, ovvero 15,6 miliardi di dollari in più rispetto a quanto previsto in precedenza”.

L’assistenza macrofinanziaria verrà garantita attraverso il meccanismo di cooperazione per i prestiti all’Ucraina, lo strumento che raccoglierà i profitti generati dagli asset russi e li metterà a disposizione di Kiev per il rimborso dei prestiti dell’Ue, del G7 e “potenzialmente di altri Paesi che desiderano aderire”. Reynders ha precisato che il prestito da parte di Bruxelles, che verrà erogato fino alla fine del 2025, “sarà legato al soddisfacimento di precondizioni politiche specifiche da stabilire nell’ambito di un memorandum d’intesa con l’Ucraina”. In ogni caso, mentre i fondi del meccanismo possono essere utilizzati per il servizio e il rimborso dei prestiti, Kiev “potrà allocare i fondi dell’Amf come ritiene più opportuno”.

Tags: assistenza macrofinanziariaDidier ReyndersG7Ucraina

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