Secondo un sondaggio condotto dallo psicologo Richard Wiseman, l’88 per cento di tutte le risoluzioni per l’anno nuovo falliscono. Quindi, le mie sono forse destinate a finire nello stesso modo …. ma non si sa mai!
Ecco qui le mie tre risoluzioni per un buon 2013:
1) Concentrarsi su quello che è veramente importante
2) Dare la priorità solo a ciò che si può realisticamente raggiungere
3) Spingere per fare di più
Sto parlando di me o dell’Unione europea? Non importa.
Ciò che veramente conta (vedete? sto già attuando la prima risoluzione!) è che se vogliamo che 2013 sia un anno da ricordare …. abbiamo bisogno di avere qualcosa da…. ricordare!
Quindi:
1) Sappiamo tutti che il 2013 sarà un altro anno di crisi; i cittadini europei saranno subissati dalle preoccupazioni, quindi l’UE dovrebbe concentrarsi su quelle; sto chiaramente parlando solo in termini di comunicazione, visto che l’agenda della UE è giustamente molto più ampia.
Un paio di esempi? Me ne vengono in mente tre: l’euro e la crisi del debito, la disoccupazione soprattutto tra i giovani, e la mancanza di equità (perché il peso di questa crisi non è equamente distribuito?). Questi sono i miei tre ma se ne potrebbero individuare altri, ma resta il fatto che la cosa fondamentale è scegliere, poi focalizzarzi su quello che si può e deve fare e, soprattutto, non abbandonare la scelta fatta. Questa scelta e le azioni che ne seguono dovranno essere martellate nella testa della gente fino a quando non si sarà resa conto che l’UE sta facendo qualcosa di utile per tutti gli europei.
2) Ci sono cose irrealizzabili di cui l’Unione Europea non dovrebbe proprio occuparsi (anche qui, parlo di comunicazione), come, per esempio, convincere i cittadini del Regno Unito che in realtà è nel loro interesse restare nell’Unione Europea; meglio lasciare questa patata bollente ai politici britannici!
Poi l’Unione europea dovrebbe rendersi conto che alcune iniziative che sono senza dubbio meritevoli, non sono molto efficaci. Un esempio? Come sono sicura tutti voi sapete (vero?), il 2013 è l’Anno Europeo dei Cittadini. Continuo a ripetere che c’è un enorme distacco tra l’UE e i suoi cittadini, quindi in teoria questa dovrebbe essere una fantastica iniziativa. La homepage del sito ha un grande banner che dice: IT’S ABOUT EUROPE, IT’S ABOUT YOU! JOIN THE DEBATE! Fin qui siamo tutti d’accordo. Il problema è: chi parteciperà al dibattito? Chi prenderà parte alle numerose consultazioni pubbliche, se non quelli che sanno già dell’esistenza di tali consultazioni? Chi scriverà al proprio deputato europeo, se non quelli che sanno chi è? E chi andrà a commentare sulle pagine Facebook delle istituzioni europee,(soprattutto dopo avere visto l’irresistibile pagina qui sotto!) se non quelli che l’hanno già fatto precedentemente – con insulti o lodi! Credetemi quando dico che mi piacerebbe davvero sbagliarmi su questo punto, ma nella mia esperienza, sono poche le possibilità che questo tipo di iniziativa, porti ad un numero consistente di nuovi sostenitori da aggiungere a quelli esistenti. Ma per favore, per favore, ditemi che mi sbaglio!
3) Infine, nonostante tutto quello che gli scettici e i critici, me compresa, diranno, l’UE deve continuare a spingere per tutto il 2013, per più Europa, per un’Europa migliore, ma anche per un’Europa più comprensibile e un’Europa in contatto con i suoi cittadini, perchè francamente, se non lo farà l’Unione europea …. dubito che in questo clima lo faccia nessun altro.
Buon 2013!