Bruxelles – A pochi giorni dall’atteso vertice di Bratislava sul futuro dell’Unione europea e pochi mesi dopo il voto per l’uscita del Regno Unito dal gruppo dei 28, dal Lussemburgo arriva una proposta rivolta all’Unione a ridurre ulteriormente il numero dei suoi stati membri. La richiesta arriva dal ministro degli Esteri lussemburghese, che come riportato dal quotidiano tedesco “Die Welt”, vuole l’Ungheria fuori dall’Unione.
“Non possiamo accettare che i valori fondamentali dell’Unione europea siano violati del tutto”, ha affermato il ministro del Lussemburgo Jean Asselborn, “Chi costruisce muri in Ungheria contro persone che scappano dalla guerra o chi non rispetta la libertà di stampa o l’indipendenza del potere giudiziario, dovrebbe temporaneamente, o se necessario per sempre, essere escluso dall’Unione europea”. Asselborn ha denunciato il Paese del presidente Orban di “trattare i profughi peggio di animali selvatici”.
Di fronte a “tali comportamenti”, secondo Asselborn, non esiste altra strada che l’esclusione del Paese che viola le regole europee: è “l’unico modo per preservare la coesione e i valori dell’Unione europea”.
Come l’Europa sta già sperimentando con la Brexit, l’uscita di uno Stato membro non è un processo così semplice. Per questo, il ministro lussemburghese chiede di cambiare il procedimento per l’esclusione dei paesi che violano i principi europei, “chiedendo di cambiare le regole del trattato Ue, in modo che la fuoriuscita di uno Stato membro dall’Unione europea non richieda più il rispetto del requisito dell’unanimità”.
La recinzione che l’Ungheria da tempo sta allungando e rafforzando contro il passaggio dei profughi è la dimostrazione evidente, secondo Asselborn, che l’Ungheria rispetta solo a parole i principi dell’Unione europea. “Persone come Orban”, per il ministro lussemburghese, “hanno contribuito a diffondere l’idea che l’Unione europea nel mondo sia una realtà che si presuma difenda i suoi valori a parole, ma non è più capace di conservarli”.