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Home » enindustry » Ue e Giordania rafforzano il legame commerciale per affrontare la crisi dei rifugiati

Ue e Giordania rafforzano il legame commerciale per affrontare la crisi dei rifugiati

Mercoledì si è svolto un incontro di alto livello che ha visto al centro l'iniziativa delle norme di origine Ue, che punta a mitigare gli effetti della crisi dei rifugiati siriani sull'economia giordana

Redazione</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/eunewsit" target="_blank">eunewsit</a> di Redazione eunewsit
4 Maggio 2017
in enindustry

Bruxelles – Mercoledì l’Ue e la Giordania hanno ulteriormente rafforzato il loro già stretto rapporto di partenariato con una riunione congiunta ad alto livello volta a promuovere migliori opportunità per il commercio, l’imprenditoria e gli investimenti in Giordania.

Nell’ambito dell’incontro è stata presentata l’iniziativa delle norme di origine Ue che punta a mitigare gli effetti della crisi dei rifugiati siriani sull’economia giordana. Grazie all’iniziativa, lanciata lo scorso anno, gli esportatori giordani godono ora di una maggiore flessibilità per quanto riguarda l’uso di componenti prodotti all’estero, e possono così trarre maggior vantaggio da un accesso non soggetto a tariffe al mercato dell’Ue nel quadro dell’accordo di associazione Ue-Giordania.

 

 

L’accordo UE-Giordania sulle norme di origine

Nel luglio 2016 l’Ue e la Giordania hanno concordato una semplificazione delle norme di origine applicabili ai loro scambi bilaterali, permettendo ai produttori giordani di applicare norme di origine alternative alle esportazioni verso l’Ue a condizione che la produzione abbia luogo in una delle 18 zone geografiche della Giordania e includa la creazione di posti di lavoro per i rifugiati siriani. Il nuovo sistema si applica a 52 diverse categorie di prodotti, compresi i prodotti tessili e i capi di abbigliamento, i prodotti elettrici e dell’ingegneria, i prodotti chimici, i prodotti in materie plastiche, gli articoli di arredamento e i prodotti in legno. Questa iniziativa sta già creando nuove opportunità di scambio con l’Ue e l’obiettivo è ora accelerare l’uso del nuovo sistema.

Contesto

A causa del lungo conflitto civile nella vicina Siria, la Giordania attualmente ospita oltre 1,3 milioni di siriani, tra cui oltre 658mila rifugiati registrati dall’Unhcr. Questa situazione ha causato un forte shock economico che ha minato la resilienza del paese. La crisi siriana e l’instabilità diffusa della regione hanno perturbato i tradizionali modelli commerciali della Giordania e hanno avuto un effetto negativo sugli investimenti dall’estero. L’Ue sostiene il paese nel suo sforzo di far fronte alla crisi. In tale contesto, l’iniziativa delle norme di origine è solo uno degli elementi dell’assistenza offerta dall’Ue alla Giordania ed è integrata da misure di sostegno finanziario ad ambiti quali lo sviluppo del settore privato, le riforme del clima imprenditoriale, il sostegno alle Pmi e alle start-up e le iniziative in materia di formazione professionale.

Norme di origine

Le norme di origine sono i criteri tecnici che permettono di determinare se uno specifico prodotto possa godere dell’esenzione da dazi o di un altro trattamento preferenziale in forza di un dato accordo commerciale.

Le misure di semplificazione concordate nell’ambito dell’accordo Ue-Giordania interessano un’ampia gamma di prodotti fabbricati, tra cui alcuni che attualmente la Giordania esporta solo in quantità minime nell’Ue e altri per i quali al momento non esiste un commercio. Le norme sono simili a quelle applicate dall’Ue alle importazioni da paesi meno avanzati nel quadro dell’iniziativa “Everything but Arms” (“Tutto tranne le armi”), ma con l’ulteriore condizione che i produttori giordani devono disporre di una forza lavoro composta da rifugiati siriani per almeno il 15%, che sale al 25% dopo tre anni, e che la produzione deve aver luogo in una delle 18 zone specifiche indicate nell’accordo. Nel 2020 avrà luogo una revisione intermedia per vagliare la necessità di modifiche alla luce delle esperienze raccolte.

L’accordo di associazione UE-Giordania e le relazioni commerciali

L’accordo di associazione tra l’Ue e la Giordania è entrato in vigore il 1º maggio 2002 e ha progressivamente stabilito una zona di libero scambio tra l’Ue e la Giordania lungo un periodo di dodici anni. Nel 2007 è inoltre entrato in vigore un accordo relativo all’ulteriore liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli.

Nel 2016 l’Ue rappresentava il principale partner commerciale della Giordania: gli scambi totali di beni ammontavano a 4,4 miliardi di euro. La struttura delle esportazioni della Giordania si concentra attualmente su un numero limitato di settori, come abbigliamento, fosfati e concimi a base di fosfati, prodotti chimici, macchinari e attrezzature da trasporto.

Nello spirito della politica europea di vicinato riveduta, nel dicembre 2016 l’Ue e la Giordania hanno adottato le priorità del partenariato UE-Giordania e un patto, a conferma dell’ambizioso programma di cooperazione in diversi settori. Sono parte integrante del patto il meccanismo riveduto delle norme di origine e la corrispondente cooperazione commerciale ed economica tra l’Ue e la Giordania.

Tags: aziendeexportGiordanialavoromigrantipmiRifugiatiUe

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