Fact Sheet 30 – Sicilia, il progetto IDMAR

Bruxelles – Il progetto IDMAR (Laboratorio Multidisciplinare sul Mare) ha come obiettivo la realizzazione del più grande Laboratorio Multidisciplinare per la ricerca scientifica e tecnologica marina d’Europa, che avrà come principali poli i siti siciliani di Portopalo, Catania, Milazzo, Palermo e Capo Granitola. Si tratta di un progetto di potenziamento delle Infrastrutture di Ricerca (IR) già inserite nel PNIR (Piano Nazionale delle Infrastrutture di Ricerca) del MUR, finalizzato alla realizzazione di un laboratorio distribuito sul mare, un’infrastruttura considerata strategica per lo sviluppo socioeconomico del territorio da parte della Regione Siciliana.

IDMAR, sostenuto finanziariamente anche dalla Regione Sicilia, mira a mettere in sinergia le infrastrutture di ricerca esistenti, le competenze scientifiche e tecnologiche degli Enti e dei ricercatori partecipanti al progetto, con la finalità di promuovere la Sicilia a polo di eccellenza mondiale nella ricerca, sviluppo e test di sistemi e apparecchiature per il monitoraggio e lo sviluppo sostenibile dell’ambiente marino. Il progetto, avviato ufficialmente nel marzo 2017, aveva come scadenza ufficiale giugno 2022, ma a causa del rallentamento causato dalla crisi Covid i lavori risultano ancora in stato di avanzamento.

Entrando nel merito dei risultati attesi, il potenziamento del sito di Palermo, affidato all’INGV, permetterà la realizzazione di una sede d’avanguardia dotata di laboratori di meccanica ed elettronica per lo sviluppo di nuovi sistemi di monitoraggio in real-time dell’ambiente marino profondo. L’attività in corso punta al potenziamento della flotta di osservatori multidisciplinari con un nuovo progetto esecutivo che integra sensoristica di nuova generazione per lo studio dell’ambiente marino, dalla bassa profondità fino agli abissi. Questi moduli di nuova generazione consentiranno la raccolta di dati multi-parametrici per lunghi periodi di tempo. Punti di forza di questi osservatori sono sia le nuove caratteristiche strutturali (compatti, facilmente rilocabili), sia un nuovo sistema di acquisizione dati capace di raccogliere informazioni utili per dare risposte che spaziano dal vulcanismo sottomarino alle variazioni climatiche e all’impatto antropico sui delicati ecosistemi marini. L’INGV potenzierà inoltre la sede di Milazzo, rendendola la base della flotta di osservatori per il monitoraggio sottomarino, in grado di allestire nuove piattaforme per il potenziamento dell’infrastruttura. La sede operativa INGV di Milazzo, in particolare, garantirà un rapido dislocamento nelle aree Eoliana, Stretto di Messina e Basso Tirreno della rete di osservatori, sia per le attività di monitoraggio già programmate, sia per campagne straordinarie (ad esempio monitoraggio antinquinamento e/o campagne di rilievi acustici sottomarini). Le sedi di Portopalo, Catania e Capo Granitola garantiranno l’implementazione di attività nello Ionio e nel Canale di Sicilia. I dati acquisiti e gestiti dai nodi siciliani saranno condivisi in rete, permettendo alle comunità scientifiche nazionali e internazionali di accedere ad informazioni uniche nel loro genere. La presenza di un’infrastruttura di ricerca con queste caratteristiche rappresenterà un polo di attrazione per investimenti (nazionali e stranieri) sul territorio siciliano, di carattere sia scientifico che industriale. La piattaforma integrata di ricerca in ambiente marino rappresenterà un volano naturale per lo sviluppo di nuova imprenditoria in settori altamente tecnologici ed in continuo sviluppo.

Per approfondire scarica qui e leggi il Fact Sheet dedicato

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