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Home » Economia » Il debito greco è in mano all’Ue. L’Fmi detiene solo il 4%

Il debito greco è in mano all’Ue. L’Fmi detiene solo il 4%

Tra Bce, fondi salva stato europei e prestiti bilaterali dei governi dell'eurozona l'Ue possiede 232 miliardi di euro del debito greco, su un totale di 295.

Matteo Guidi</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@Matt_Guidi" target="_blank">@Matt_Guidi</a> di Matteo Guidi @Matt_Guidi
10 Marzo 2017
in Economia

Bruxelles – La maggior parte del debito pubblico greco appartiene all’Ue. Secondo il Wall Street Journal, i diversi fondi salva stati europei detengono circa 161 miliardi di euro, con 18 miliardi della Bce e 53 miliardi in possesso dei governi dell’Eurozona: si arriva così a 232 miliardi sul totale di 295 del debito ellenico. Un debito che attualmente vale il 180% del Prodotto interno lordo della Grecia (diminuito del 25% durante la crisi).

Da una parte i 131 miliardi di euro dell’European financial stability facility (Efsf) , antesignano dello European Stability Mechanism (Esm), il Fondo salva stati europeo; dall’altra i 30 miliardi dello stesso Esm, per un totale di ben 161 miliardi di euro. Le cifre riguardano il debito pubblico greco, il 50,2% del quale secondo il sito dell’Esm è in mano ai due fondi europei (dati aggiornati all’ottobre 2016). “Il pacchetto di prestiti concessi dall’ESM e dal EFSF sono tra i maggiori che il mondo abbia mai visto”, dice un report del fondo salva stati europeo sul Terzo piano di aiuti alla Grecia. A dimostrazione del fatto che l’Ue sta facendo sforzi straordinari per sostenere le finanze greche.

Altri 18 miliardi di euro del debito greco, acquistati in maggioranza durante il programma di Jean-Claude Trichet, appartengono alla Banca centrale europea (Bce). E molti dei bond in scadenza a luglio – per rimborsare i quali la Grecia ha ancora bisogno di trovare un’intesa coi creditori e di una nuova tranche di prestiti – secondo Goldman Sachs sarebbe proprio in mano alla Bce. L’Istituto di Francoforte li acquistò dalle banche francesi e tedesche tra il 2010 e il 2013, ai tempi della presidenza Jean-Claude Trichet. A chiudere il cerchio del debito in possesso dell’Ue ci sono i governi dell’Eurozona, che hanno crediti verso la Grecia per altri 53 miliardi di euro in prestiti bilaterali, il sistema usato all’inizio dei tre salvataggi greci quando ancora non era stato costituito il fondo salva stati europeo.

Cosa resta? I 13 miliardi di euro del Fondo monetario internazionale (Fmi), il quale, dopo aver deciso di non partecipare al terzo piano di salvataggio da 86 miliardi di euro, detiene appena il 4% circa del debito greco. Eppure l’Fmi continua a farla da padrone nelle trattative con Atene. Nel suo ultimo rapporto, il Fondo ha definito il debito della Grecia come “altamente insostenibile”, nonostante “il generoso soccorso già garantito dai suoi partner europei”. Secondo il Sole24ore, sarebbe l’ora che gli europei liquidassero l’esigua parte del Fmi, tanto più che “il debito greco è reso sostenibile dai prestiti concessi dallo stesso Esm, che saranno da ripagare non prima del 2034”.

Tags: crisi economicadebito pubblicoeurozonaFmigermaniagreciaWall Street Journal

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