Bruxelles – Vaccinarsi sempre. Una raccomandazione valida per tutti, atleti inclusi. Ne è convinto Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, a Bruxelles nella veste di ambasciatore del progetto “Allenatore Alleato di Salute”, la campagna rivolta agli allenatori per sensibilizzare e educare i calciatori più giovani a corretti stili di vita. L’iniziativa gode del sostegno del ministero della Salute, del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), della Federazione italiana gioco calcio (Figc) e dell’Associazione italiana allenatori di calcio (Aiac), e vede in prima linea la Fondazione Insieme contro il Cancro.
Nata nel 2016, la campagna è stata portata in Parlamento europeo, per fare in modo che tutti, nell’Ue, possano ispirarvisi e promuovere un’educazione di principi e stili di vita sani. Che passano anche per la vaccinazione. “Sono a favore della vaccinazione, credo che abbia risolto tantissimi problemi”, scandisce Allegri, in un un momento quanto mai doveroso, se si considerano le narrative anti-vacciniste e le critiche e gli attacchi al pallavolista della nazionale Ivan Zaytsev degli ultimi giorni.
“Tutta la comunità scientifica ritiene che le polemiche sui vaccini siano assurde, e non si possono definire diversamente”, sostiene Fabrizio Cognetti, presidente di Insieme contro il Cancro, ospitato dal presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. “Siamo veramente veramente molto preoccupatati di come stanno andando le cose, e dalla giustificazione di molti politici che dicono ‘io vaccino mio figlio’… Non è una questione personale, ma di sanità pubblica, e come tale va affrontato”.
“Mi trovo d’accordo”, sottolinea Allegri. Nell’ambito della campagna “Allenatore Alleato di Salute”, sono stati realizzati diversi opuscoli quattro opuscoli informativi su fumo, alcol, dieta, attività fisica. Si pone l’accento sulla necessità di mangiare bene, non cedere ai vizi, e di fare movimento. All’ultima pagina di on ognuno di questi opuscoli, intitolati “i consigli di Max Allex (e dei medici)” si trova la raccomandazione a vaccinarsi. “Vaccini? Sì, grazie”. Titolo che più chiaro non si potrebbe. “La strategia migliore per riuscire a combattere le malattie infettive è giocare bene in difesa”, premette Allegri. “Il nostro sistema immunitario è forte, ma non è sempre in grado di contrastare l’azione di virus e batteri. È necessario “aggiornarlo” e potenziarlo: a questo servono i vaccini”.
Su vaccinazioni come su tutto quello che serve alla salute dei calciatori giovani e giovanissimi “abbiamo una grossa responsabilità noi allenatori”, riconosce il tecnico della Juventus. “Io ho quelli più grandi, ma tutti gli allenatori che iniziano coi bambini devono dare, oltre all’educazione calcistica, un’educazione di vita”. Perché, dice, “l’ allenatore non serve solo per gli schemi, che poi non servono a niente, o a dribblare, ma a creare persone sane”. L’allenatore – ‘Mister’, come si chiama nell’ambiente – è un punto di riferimento. “Un sondaggio ha evidenziato che il 36% dei teenager chiede regolarmente al proprio coach consigli su benessere e salute. Da qui – continua Allegri – l’esigenza di alfabetizzare gli allenatori perché possano rispondere correttamente a questi quesiti”.
Il progetto è piaciuto fin da subito ad Antonio Tajani, che ha voluto promuoverlo in Parlamento europeo per diffondere un reale esempio di buone pratiche nello sport. “Troppo spesso i genitori si preoccupano di avere prima un campioncino e poi l’uomo. Prima bisogna formare l’uomo, se poi diventa anche un campioncino ancora meglio”. Nel ringraziare Allegri per aver aderito all’iniziativa, Tajani invita altre personalità dello sport a “unirsi ad Allegri, seguendo il suo esempio a favore della salute dei più giovani”. Invito raccolto da Theodoros Zagorakis, ex capitano della nazionale di calcio greca campione d’Europa nel 2004, e attualmente deputato europeo del Ppe. “Ci congratuliamo per questa iniziativa. Sulla spinta di questa possiamo fare cose analoghe in Grecia e in altre Paesi”. Zagorakis intende iniziare proprio dalla repubblica ellenica.