Bruxelles – Il commercio Ue-Regno Unito potrebbe essere rallentato da un’eccessiva burocrazia causata dalla Brexit. “Dobbiamo cercare di eliminare le barriere commerciali e risolvere alcune sfide” che sono rimaste pendenti dopo l’accordo commerciale di Natale “come l’etichettatura il più rapidamente possibile al fine di ridurre la burocrazia e semplificare gli scambi commerciali”, suggerisce la vicepresidente di Cogeca, Agnieszka Maliszewska, dopo un incontro con la ministra dell’agricoltura portoghese, Maria do Céu Antunes, e l’ex caponegoziatore Ue per la Brexit, Michel Barnier.
Focus dell’incontro i rapporti commerciali tra Ue e Regno Unito, ma anche le priorità della Presidenza portoghese di turno al Consiglio dell’Ue. Quanto ai rapporti post-Brexit, la numero due del sindacato che rappresenta le aziende alimentari a livello europeo ha ammesso che “per ora non si sono registrate interruzioni anomale negli scambi commerciali” ma “sappiamo di dover continuare a monitorare la situazione”.
Convinta che sia da parte di Bruxelles che da parte di Londra debba esserci la stessa volontà di eliminare le barriere commerciali. Ha riconosciuto che l’accordo commerciale con il Regno Unito è “molto importante per la continuità del commercio agricolo di Bruxelles con Londra”. Tuttavia, questo è solo l’inizio di “questa nuova realtà e siamo qui per capire come affrontarla”.
Insieme alla vicepresidente Cogeca all’incontro con Barnier e Maria do Céu Antunes anche la presidente di Copa, Christiane Lambert, che ha condiviso le preoccupazioni per l’attuale situazione del mercato agricolo europeo, anche alla luce della pandemia di Covid-19. I due sindacati stanno “analizzando anche i singoli mercati europei con molta attenzione”. Sia Copa che Cogeca hanno sottolineato che in relazione alla pandemia Covid-19 le sfide non “riguardano solo l’export, ma soprattutto il settore della gastronomia e del turismo, dove c’è stato poco o quasi nessun giro d’affari in tutta Europa a causa delle chiusure da un anno”. Ad essere coinvolte, però, sono “tutte le aree, dalla coltivazione delle piante al commercio del vino alle olive da tavola”.