dall’inviato a Strasburgo – Ursula von der Leyen diserta Strasburgo. La presidente della Commissione europea non prenderà parte ai lavori del Parlamento riunito in sessione plenaria, come conferma l‘agenda dell’Eurocamera diffusa a poche ora dall’inizio delle attività. L’Aula è chiamata a discutere delle tensioni lungo la frontiera ucraina e le relazioni con Russia, ma soprattutto la sentenza della Corte di giustizia dell’UE sul meccanismo che lega erogazione dei fondi UE al rispetto dello Stato di diritto.
Von der Leyen ha deciso però di non essere presente. A rappresentare l’esecutivo comunitario in Aula altri membri della Commissione tra cui Paolo Gentiloni (Economia), Stella Kyriakides (Salute), Maros Sefcovic (Relazioni inter-istituzionali), Josep Borrell (Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza), ma neanche uno dei due vicepresidenti esecutivi, Frans Timmermans e Margrethe Vestager.
La presidente della Commissione era attesa soprattutto per il dibattito sullo Stato di diritto (in programma mercoledì, 16 febbraio), elemento delicato visto che il Parlamento ha voluto una procedura proprio contro il team von der Leyen per non aver mostrato ‘polso’ nei confronti dell’Ungheria. Ma la presidente sarà all’evento organizzato da Biontech su “Equità vaccinale per l’Africa”. Una scelta politica che si spiega con il fatto che Bruxelles si tiene il summt UE-Africa, anche se la vice-capo del servizio dei portavoce, Dana Spinant, chiarisce che data la situazione a est, dove soffiano venti di guerra, von der Leyen non si recherà neanche a Magdeburgo. “Invierà video messaggi”, chiarisce. Resterà a Bruxelles per seguire lo sviluppo della situazione.
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L’assenza non farà certo piacere ai liberali di Renew Europe, che attendevano il momento di confronto.”L’invito alla Commissione a spiegare perché le regole non sono state attuate” nei confronti di Budapest era chiaro. La sessione plenaria inizia all’insegna di un potenziale conflitto istituzionale. Una partecipazione da remoto potrebbe essere l’opzione migliore per evitare lo strappo completo. Certamente von der Leyen diserta l’attività del Parlamento europeo di persona, a livello fisico.